Il patto di ferro delle Kessler:
«Se una cade in stato vegetativo, l'altra l'aiuta a morire»
Le gemelle Alice ed Ellen, 75enni, svelano in un' intervista al settimanale «Chi» il reciproco impegno per il fine vita
MILANO - Dopo tanta vita insieme, non sarà la malattia a rompere
l'incantesimo del leggendario sodalizio: «Se una di noi si ridurrà allo
stato vegetativo, l'altra l'aiuterà a uscire di scena». A 75 anni
Alice e Ellen Kessler sono ancora tanto in forma da poter sostenere una
tournée di quasi un mese - dal 7 febbraio al 4 marzo balleranno e
canteranno in giro per l'Europa con il musical«Dr Jekyll e Mr Hyde» - e
certo abbastanza lucide da stabilire con il dovuto anticipo se e come
aiutarsi nel caso una delle due un giorno non fosse più in grado di
decidere se e come morire. E' il patto di ferro siglato dalle due
gemelle di Monaco di Baviera che in un'intervista al settimanale «Chi»
parlano senza reticenze del loro sì all'eutanasia. Se una delle due
entrerà in coma irreversbile o sarà comunque ridotta allo stato
vegetativo, l'altra l'aiuterà a morire. Una scelta-choc, che le due
gemelle vivono invece come l'ennesimo gesto di affetto reciproco.
GLI AMORI, IL LIFTING - Nella lunga intervista, le Kessler fanno
il punto su carriera, uomini, gelosie, lifting, denaro, sottolineando le
loro profonde differenze: «Con Umberto Orsini ci siamo lasciati dopo
vent'anni perchè l'ho sorpreso al telefono con un'altra - confessa
Ellen, la più fedele e posata - Provò a sostenere di essere diventato
gay. Diceva che in quanto attore aveva diritto a un'amante...». Ribatte
Alice, la più spiritosa: «Io invece, nel frattempo, mi sono data da
fare! Faccio sempre questa battuta: lei ha avuto un uomo per vent'anni,
io venti uomini in un anno». Il tempo che passa? «Non ho l'ossessione,
ma ogni tanto guardo Ellen e penso: assomiglio a lei? Terribile! Non mi
sono mai pentita del lifting che ho fatto, ma speravo meglio».
31 gennaio 2012
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