venerdì 15 luglio 2016

Sos biodiversità, è sotto livello di guardia nel globo
Studio, a rischio equilibri ambientali e salute dell'uomo


Sos biodiversità, è sotto livello di guardia nel globo © ANSA 
ROMA, 15 luglio 2016 - La biodiversità del globo è scesa sotto il "livello di guardia" a causa della distruzione degli habitat per il loro sfruttamento agricolo con conseguenze potenzialmente disastrose per gli equilibri ambientali e per l'uomo. A lanciare l'allarme è uno studio guidato da ricercatori londinesi secondo il quale per oltre la metà della superficie terrestre, che ospita più del 70% della popolazione mondiale, il livello di perdita di biodiversità è talmente diminuito da minare la capacità degli ecosistemi di supportare nel futuro le stesse vite umane.

Lo studio, pubblicato su Science e condotto dallo University College London, afferma che il nostro pianeta sta perdendo talmente tante specie che a rischio potrebbe esserci la stessa sopravvivenza dell'uomo. I ricercatori spiegano che la distruzione degli habitat naturali ha ridotto la varietà di piante e animali esistenti al punto che fenomeni naturali - come l'impollinazione, la decomposizione dei rifiuti, la regolazione del ciclo globale del carbonio - potrebbero non essere più in grado di funzionare correttamente, con rischi in particolare per l'agricoltura.
Basti pensare che sono oltre 240 le colture nel mondo, tra cui quelle di moltissimi frutti, che hanno bisogno di impollinatori come api e farfalle per sopravvivere. Tundra e foreste boreali sono le aree meno colpite, al contrario delle praterie, dove si concentra la maggior parte dell'industria agricola.

ANSA

giovedì 14 luglio 2016

In Adriatico 91 specie aliene, 9 sono nocive
Ispra vuole istituire sistema monitoraggio e allarme



In Adriatico 91 specie aliene, 9 sono nocive © ANSA 
ROMA, 14 luglio 2016 - Sono 91 le specie aliene ritrovate in quattro porti dell'Adriatico (Trieste, Venezia, Ancona, Bari). Sono arrivate con le acque di zavorra delle navi: nove di queste specie sono potenzialmente nocive. Per questo l'Ispra (l'istituto governativo di indagini ambientali) vuole realizzare un sistema per il monitoraggio dei porti italiani per individuare le specie aliene e un sistema di allerta che diffonda subito la notizia dell'avvistamento.

Sono alcuni degli obiettivi del progetto europeo BALMAS sulla gestione delle acque di zavorra delle navi in Adriatico (Ballast Water Management System for Adriatic Sea Protection), progetto che si conclude a settembre e su cui oggi ISPRA promuove un Infoday a Bari, uno dei porti dell'Adriatico coinvolti nelle ricerche condotte dall'ente e dai suoi partner italiani e internazionali.

Solo nel porto pugliese, il monitoraggio sulla componente bentonica, vale a dire degli organismi che vivono associati al fondo, ha permesso di individuare 11 specie non indigene su fondi duri, 3 specie non indigene di fondi mobili e 2 specie macroalgali aliene.

Tra questi organismi ci sono ad esempio il polichete Pseudopolydora vexillosa, finora trovato solo a Taiwan, il polichete Hydroides elegans, proveniente dall'Australia e il bivalve Anadara transversa, probabilmente originario del Golfo del Messico, già segnalato in Adriatico a partire dal 2001 e considerato una delle peggiori specie invasive presenti nel Mediterraneo.

Più in generale nei quattro porti investigati in Italia (oltre a Bari sono stati coinvolti quelli di Trieste, Venezia e Ancona) sono state individuate 91 specie non indigene, 9 delle quali potenzialmente nocive. Il mare Adriatico è il mare italiano con il più elevato numero di specie non indigene, in particolare nella sua parte nord.

ANSA