sabato 20 aprile 2024

SOLE

Tra il Sole e l'organismo umano, c'è lo stesso collegamento che esiste tra Dio e l'anima umana.

Senza questo collegamento, non è possibile lo sviluppo umano.
Il SOLE è la fonte dell'energia vitale per l'intero Sistema Solare.

I primi raggi del sole all'alba, sono i più potenti. Questo è anche il momento in cui l'organismo umano è più ricettivo verso l'energia del sole.

Bisogna ricevere e processare ciò che il Sole dona.
Gli esseri umani assorbono energia solare per il loro cervello, polmoni stomaco e corpo.
C'è intelligenza in quella energia.

Salutare il sorgere del sole significa coscientemente diventare uno con lui, perché la sua energia possa fluire nel nostro organismo.

Tanto più assorbite energia solare, tanto più acquisite magnetismo e dolcezza. Salutando la luce con amore, ne traete benefici.


Peter Deunov
 


venerdì 2 febbraio 2024

"L’esercizio fisico, oltre che per il rafforzamento dei muscoli, è il miglior metodo naturale di accelerazione della circolazione del sangue e di spinta espulsiva dei rifiuti intasanti fuori dal sistema.

L’esercizio è altrettanto importante come la dieta.

Senza esercizio non possiamo digerire bene i nostri cibi, per quanto essi siano ottimi.

La reazione chimica dei muscoli durante l’azione è di carattere acidificante.
La causa diretta della fatica risultante dall’esercizio è l’acido lattico, la cui sorgente è il glicogeno immagazzinato nel fegato.

Un’eccessiva accumulazione di acido lattico nel sangue è la risultante di un’insufficiente ossigenazione, cioè di una inadeguata cattura di ossigeno da parte del sistema, oppure è conseguenza di una dieta sbagliata dove:
a) il contenuto di ferro e sodio nel sangue è sotto la norma;

b) l’assorbimento di ossigeno e lo scarico di acido carbonico si sono ridotti;

c) l’acido lattico si è accumulato nei muscoli e li rende rigidi e stanchi.

È per questo che assume grande importanza la dieta, particolarmente per gli atleti impegnati in duri allenamenti e competizioni sportive.

È basilare in questi casi mantenere un alto grado di alcalinità nel sangue, evitando come la peste i cibi acidificanti, tipo carne, pesce, latte e formaggi, uova e legumi, cercando il proprio supercarburante in un quotidiano rifornimento di frutta e di foglie verdi.

Le tribù Hindu che vivono alle pendici dell’Himalaya si nutrono di diete frugali, prive di qualsiasi traccia di carne, e ciononostante posseggono una incredibile stamina, una resistenza allo sforzo che sbalordisce regolarmente gli alpinisti occidentali.

Tener presente che uno degli esercizi più semplici, salubri ed efficaci, non è affatto quello che si fa in palestra, con l’aiuto di attrezzi speciali e complicati, ma è la camminata all’aria aperta.

Pure il nuoto in acque dolci e meglio ancora in acqua salata, o in piscina coperta nei mesi invernali, è da classificare tra le migliori forme di esercizio.

Un riposo e un sonno adeguati sono assolutamente indispensabili per proteggere l’alcalinità del sangue, perché i rifiuti del corpo vengono eliminati soprattutto durante le ore di riposo e di sonno, e il corpo viene costantemente alcalinizzato durante il sonno.”

da "Alimentazione Naturale 2: Le chiavi per una dietetica razionale
by Valdo Vaccaro


giovedì 4 gennaio 2024

A proposito di tumori, tossiemia e punti di vista alternativi...

 

A proposito di tumori, tossiemia e punti di vista alternativi, Valdo Vaccaro riporta in un suo articolo l'approccio igienista:
 
«Per l’Igienismo il tumore, nei vari punti e nelle varie forme, è sempre un ultimo segnale utile per fare un serio cambio di direzione.
Tumore inteso come ricettacolo difensivo di veleni che il corpo non riesce più a trattenere o a gestire, e che quindi va ad incapsulare su un punto particolare del corpo, prescelto in genere tra quelli più deboli e tartassati del nostro organismo.
Tumore inteso come opera protettiva di emergenza, creata dal sistema immunitario a salvaguardia del corpo e non certo per fare dispetto.
 
Per l’Igienismo non c’è nulla da curare.
Siamo per la cura della non cura e della non interferenza con la volontà imperscrutabile del sistema immunitario.
Per tutti i sintomi chiamati malattie, ed anche per il tumore, che è per l’appunto sintomo di massima toxemia corporale, non si devono fare trattamenti e tanto meno asportazioni, ma soltanto digiuni, seguiti da diete vegane tendenzialmente crudiste.
In pochi giorni di digiuno igienistico ad acqua distillata o leggera, o di digiuno ehretiano ad acqua e limone, un tumore grosso come una palla da golf diventa una nocciolina, si autolide e si disintegra. 
 
Non è fantascienza ma pratica corrente e di successo, in uso da oltre mezzo secolo.
Fin quando il tumore è attraversato da un regolare flusso di sangue che nutra e ripulisca regolarmente le sue cellule aggiuntive (non cancerogene ma solo aggiuntive, nota bene), il tumore rimane entità vivente, organismo addizionale ma sano.
Se non si va al più presto a chiudere il rubinetto dei veleni che ha causato il suo insorgere (rubinetto alimentare, rubinetto farmacologico, rubinetto emotivo), il tumore tende a crescere. 
 
Chiusi i rubinetti tossici il tumore si mantiene. Per farlo regredire e poi scomparire c’è un solo modo.
Oltre a serrare le fonti di inquinamento, occorre affiancargli la cura riduttiva e disintegrativa del digiuno, che funge in questi casi da tavola operatoria della natura, da chirurgo senza anestesie e senza bisturi.
In pochi giorni di riposo corporale assoluto (niente cibo, niente bevande diverse dall’acqua, niente farmaci, niente pensieri, niente giornali o tv, niente preoccupazioni), sorseggiando acqua in continuazione, il tumore si svuota dei suoi veleni e finisce per scomparire nel medesimo modo in cui è arrivato. 
 
Dal digiuno si passa a tre giorni di semidigiuno crudista fruttariano o tuberiano (carote-rape-bietole-zenzero-sedano-topinambur-patate) e quindi alla normalità della dieta stabile, che per l’igienismo è la dieta vegana tendenzialmente crudista.
Più cruda è la dieta, più perfetta è.
Più cruda è, più proteica e mineralvitaminica è. Col solo rischio di metter dentro insufficienti calorie, rispetto a quante ne consumiamo. Crisi proteica mai, nemmeno volendolo.
La quota di 20 grammi igienistici/al giorno, o anche quella di 34 grammi/al giorno raccomandata dalla FAO, si raggiunge con qualsiasi dieta al mondo, anche la più sguarnita.
 
I guai peggiori che gli possono capitare sono due: i trattamenti medici e il blocco circolatorio.
L’asportazione del tumore è una menomazione invasiva e inconcludente.
Si asporta il sintomo e si lascia al suo posto la causa tumorale.
Ecco il motivo del continuo risorgere dei tumori, e del loro incattivirsi. 
 
Quando le operazioni vanno bene e non c’è riproduzione significa solo che il tumore asportato non era vero ricettacolo tumorale ma solo innocente escrescenza provvisoria, priva di funzioni immunitarie, cosa che succede molto spesso in sala operatoria.
Il blocco circolatorio si ha quando il tumore cresce troppo e finisce per strozzare le vie circolatorie che lo alimentano e lo ripuliscono.
In questi casi si ha degenerazione del tumore in cancro, col materiale interno che va in putrefazione e cachessia, diventando bomba tossica che si disintegra all’interno e produce metastasi in ogni parte del corpo.
Una condizione da cui è assai difficile tornare indietro.
 
Quando si supera la soglia della cachessia, il Sistema Immunitario spinge verso il decesso, al punto che lo stesso sistema immunitario, lasciato lavorare al meglio con dieta crudista vegana in fase terminale, tende ad accorciare la sopravvivenza ed anche a minimizzare la soglia del dolore, in una sorta di auto-eutanasia naturale. 
 
Non a caso, le cliniche igienistiche americane rifiutano questo tipo di pazienti, per non compromettere i loro record di alta-guaribilità. Il dr Max Gerson divenne famoso in America per alcuni casi clamorosi di recupero pazienti terminali, mediante dieta puramente fruttariana.»