un esemplare finora sconosciuto
 
Indonesia:   scoperta  la vespa  gigante 
Di colore nero lucido, è grande cinque volte l'insetto «normale»
MILANO - Sull'isola indonesiana di Sulawesi è stata scoperta una 
specie finora sconosciuta di vespa: di colore nero lucido e dalle 
dimensioni record, grande cinque volte più del suo alter ego «normale». 
Il segno distintivo dell’insetto sono però i suoi «denti», lunghi come 
le zampe. Tuttavia, l’animale si trovava già dal 1930 in un museo 
tedesco. 
MANDIBOLA PER BLOCCARE LA FEMMINA -
 Sembra uscito dal peggiore degli incubi di un insettofobico: sei 
centimetri di lunghezza, un esoscheletro nero come la pece e una 
mascella superiore, detta mandibola, allungata in modo bizzarro. Forse 
un’arma per uccidere? No, ha spiegato l’entomologo Michael Ohl del Museo
 di Storia Naturale di Berlino. Queste grosse mandibole dall'aria quasi 
demoniaca sono caratteristiche solo degli esemplari maschi. Spiega Ohl: 
«Con ogni probabilità la mandibola estremamente pronunciata e curva 
serve per bloccare la femmina durante la fase di accoppiamento». 
SCOPERTA - In realtà, l'insetto è stato scoperto due volte in 
poco tempo: la prima nel museo e la seconda nella giungla. Lo scorso 
anno Ohl aveva infatti scovato un esemplare di questa specie nella 
collezione del museo naturalistico della capitale tedesca, a quanto 
pare, portato in Germania già nel 1930 durante una spedizione in 
Indonesia. Qualche settimana più tardi la ricercatrice Lynn Kimsey, 
dell’università della California, ha trovato una vespa uguale dentro una
 trappola per insetti nel sud-ovest di Sulawesi. Per classificare 
l’insolito animale ha perciò chiesto consiglio all’esperto tedesco 
Michael Ohl e, sorpresa, i due insetti appartengono effettivamente alla 
stessa specie.
SIMBOLO - La nuova specie, presentata ora dai due studiosi nel numero della rivista scientifica Zookeys,
 prenderà il nome di Megalara garuda, dal simbolo nazionale indonesiano.
 «Garuda», infatti, è una divinità della mitologia asiatica, un 
messaggero alato degli dei, metà uomo e metà animale. Ciononostante, sul
 suo comportamento in natura non si sa nulla: i ricercatori hanno potuto
 osservare finora solo esemplari morti.  
24 marzo 2012
www.corriere.it 
 
Interessante! Pare che nel mondo ed in particolare in Amazzonia ci siano ancora tantissime specie da "rendere note o scoprire". L'aspetto drammatico è dato, purtroppo dal disboscamento per sfruttare la terra e "produrre" carne per hamburger; questo forse distruggerà meravigliosi habitat naturali con conseguenze a lungo termine non immaginabili ma sicuramente disastrose... Ciao Marco
RispondiElimina