La Peta denuncia l'uso di purosangue non più adatti e imbottiti di droghe
Muoiono i cavalli sul set, Hbo sospende «Luck»
Interrotta al termine della prima stagione la fiction con Dustin Hoffman e Nick Nolte. Tre animali morti nelle riprese
MILANO - Tre cavalli morti come «effetto collaterale» delle
riprese di una serie televisiva che aveva tra i propri protagonisti
anche Dustin Hoffman e Nick Nolte. Si chiama «Luck», che in inglese
significa fortuna. Ma la vera fortuna è che la Hbo, l'emittente che la
produce, abbia deciso di sospenderla. Visti i buoni riscontri di
pubblico avrebbe dovuto esserci una seconda stagione, ma i produttori
David Mich e Michael Mann, assieme ai vertici del canale, hanno deciso
di non procedere ulteriormente con le riprese. Una scelta, fanno sapere,
adottata «a malincuore» ma che nasce dalla constatazione di come le
ragioni della sicurezza vengano prima di tutto: «Abbiamo sempre fatto il
possibile per mantenere uno standard che fosse il più alto possibile - spiega un comunicato diramato mercoledì sera -, ma purtroppo gli incidenti capitano ed è impossibile garantire che non si ripetano in futuro».
ANIMALI A RISCHIO - Lo stop deciso da Hbo è stato accolto con
grande favore dalle associazioni animaliste americane, a partire dalla
Peta che a più riprese aveva chiesto alla Hbo di utilizzare immagini di
repertorio di corse ippiche anziché ricrearle ex novo utilizzando
cavalli non più in attività. Proprio questa sarebbe l'origine di tutti
gli inconvenienti: per girare le scene di gara sarebbero stati
utilizzati animali che effettivamente hanno alle spalle una lunga
carriera negli ippodromi - non certo i purosangue ancora attivi, che
nessun proprietario metterebbe a repentaglio per una fiction televisiva
-, ma che non hanno ovviamente modo di capire la differenza tra una
competizione vera e propria e una simulata in funzione cinematografica.
Di conseguenza, una volta usciti dai cancelli della linea di partenza,
per un retaggio del loro recente passato, i cavalli iniziano a correre
con tutta la foga di cui dispongono, salvo non avere più né il fisico né
l'allenamento di un tempo. La conseguenza è che, come sottolineato
dalla tv, gli incidenti alla fine succedono. Ma evidentemente, in certe
condizioni, sono tutt'altro che fortuiti.
ANCHE DROGHE - Non solo: secondo Peta non
sarebbero mancati episodi di utilizzo di droghe per indurre gli animali
a rendere al massimo davanti alla macchina da presa e a non avvertire
dolori fisici e reumatici. A dare informazioni al gruppo animalista
sarebbero stati degli informatori vicini alla produzione che hanno di
volta in volta fornito aggiornamenti su quanto stava accadendo sul set e
sulle condizioni degli animali. E che Peta ora ringrazia pubblicamente.
Alessandro Sala
twitter @alsfiles
15 marzo 2012
www.corriere.it
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