Como, un corso della Provincia
 
Diplomati 80 «cecchini» per sterminare i piccioni: «Sono una calamità»
 
Caccia aperta sulle colline dove i volatili stanno creando gravi danni all'agricoltura
 
I problemi maggiori si registrano nella zona delle colline comasche,
 dove è seriamente a rischio la germogliazione della soia e del pisello 
proteico. L'assessore alla caccia - che, ironia della sorte, si chiama 
Mario Colombo - prima di chiamare alle armi i cacciatori ha provato con 
metodi naturali, polveri repellenti e mangimi sterilizzanti. I volatili 
però si sono rivelati un osso più duro del previsto. «Sono migliaia - 
ammette l'esponente della giunta -. Infestano le stalle e i magazzini 
nei quali sono conservati i mangimi per gli animali. Oltre a distruggere
 i campi danneggiando i raccolti, creano anche problemi igienici». Non 
resta che imbracciare i fucili. 
Per ottenere la licenza, i cacciatori hanno superato un corso di 
formazione sulla biologia della specie, i problemi specifici e i profili
 di responsabilità legati agli interventi programmati contro i volatili.
 Già dal prossimo fine settimana, con lo scoccare della primavera, gli 
ottanta cacciatori di piccioni patentati saranno autorizzati a sparare 
senza limiti. Gli agricoltori più esasperati potranno rivolgersi al 
settore Caccia della Provincia per chiedere interventi mirati. «La 
proliferazione incontrollabile di questi volatili - conclude Mario 
Colombo -, è un segnale di allarme a livello ambientale. La natura non 
riesce più ad autoregolamentarsi e siamo costretti a intervenire. Non 
potevamo aspettare oltre, gli agricoltori stanno subendo troppi danni. 
Ora chiunque lo desideri potrà richiedere l'intervento dei cacciatori 
specializzati».
20 marzo 2012
www.corriere.it
 
Nessun commento:
Posta un commento