lunedì 3 settembre 2012

Siccità, diffidato Presidente Veneto per apertura caccia


Venezia, 3 settembre 21012 - L’Ente Nazionale Protezione Animali e la Lav hanno diffidato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, l’Assessore all’agricoltura, Franco Manzato, e l’Assessore alla Protezione Civile e alla Caccia, Daniele Stival, affinché sia cancellata la stagione venatoria 2012/2013 e venga dato adempimento alla normativa nazionale ed europea in materia di tutela della fauna.
Tale provvedimento si rende necessario in considerazione dei gravissimi danni patiti dagli animali selvatici a causa della straordinaria siccità che si protrae ormai da mesi. Una situazione di emergenza, questa, già rilevata dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale (Arpav), dallo stesso Assessore regionale all’Agricoltura – che ha parlato di circa 370mila ettari di terreno danneggiati - e dalla Protezione Civile.


“La terribile calamità naturale che ha colpito il Veneto sta mettendo in pericolo non sono soltanto gli animali stanziali ma anche i contingenti migratori, i quali, una volta giunti sul territorio regionale, dovranno affrontare una vera crisi alimentare dovuta allo stravolgimento degli habitat. Questo significa che saranno pesantemente compromessi la possibilità di sopravvivenza degli animali, il ritorno ai luoghi di nidificazione e, quindi, la loro stessa capacità riproduttiva - spiegano Enpa e Lav che proseguono: L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), l’unico organismo riconosciuto a livello nazionale ed a livello comunitario dalla Commissione Europea, con un documento trasmesso a tutte le regioni ha accertato la crisi delle popolazioni naturali e sollecitato misure stringenti a tutela degli animali, tra cui la previsione di forti limitazioni all’attività venatoria”.


Attività venatoria che, secondo le associazioni, deve essere cancellata senza “se e senza ma”, a partire dalle preaperture in calendario per sabato 1 e domenica 2 settembre, per evitare un ulteriore gravissimo danno ambientale al patrimonio faunistico, già tanto provato e depauperato. Enpa e Lav ricordano agli amministratori veneti che la Direttiva Europea 147/2009/CE prevede per ogni Paese membro l’obbligo di mantenere le popolazioni selvatiche in uno stato di conservazione soddisfacente, attraverso l’adozione di adeguate misure.


«Al presidente Zaia, agli assessori Manzato e Stival, ma anche a tutte le forze politiche, chiediamo un gesto di responsabilità applicando quanto previsto dalle normative europee e italiane, e in particolare dall’articolo 19 della legge 157/92 che attribuisce anche alle Regioni la facoltà di vietare o ridurre la caccia per particolari condizioni ambientali, climatiche o per altre calamità – aggiungono le due associazioni – La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato: secondo quanto stabilito dalla stessa legge 157/92, l’attività venatoria non può e non deve contrastare con l’esigenza di conservazione degli animali selvatici». 


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