Usa, dalla camera a gas all'iniezione letale:
il metodo «umano» per liberarsi dei randagi
La Camera dei rappresentanti alle prese con una mozione che punta a rendere meno cruente le soppressioni dei trovatelli
SOPPRESSIONI DI MASSA - Cosa dice la legge della più grande democrazia del mondo circa gli animali domestici abbandonati? Esattamente ciò che prescriveva la nostra fino all’introduzione della celebre 281/91 che graziò i cani abbandonati italiani da una collettiva messa a morte. In tutti gli Stati Uniti se dopo una decina o una quindicina di giorni il cane o il gatto non vengono reclamati dal proprietario o da un altro adottante sono messi a morte. Certo, esistono rifugi «no-kill» gestiti da associazioni protezionistiche che non uccidono i loro ospiti, ma la legge per i canili pubblici impone la soppressione.
4 MILIONI DI UCCISIONI ALL'ANNO - Notizie freschissime sui dati di questa vera e propria carneficina le dobbiamo a una mozione presentata al Congresso nelle settimane scorse da Jim Moran, un deputato democratico della Virginia, classe 1945. La mozione porta il nome «House of Representative 736» e ha un titolo piuttosto pesante: «Opposizione all’uso del monossido di carbonio, biossido di carbonio, azoto, argon e altri gas per l’eutanasia degli animali abbandonati e aiuto a quegli Stati che decideranno per il metodo più umano dell’iniezione letale». In questo documento Moran non risparmia le cifre e afferma che ogni anno da 6 a 8 milioni di cani e gatti abbandonati vengono sistemati in circa 5.000 canili di tutti gli States. Ogni anno, se entro un numero di giorni che varia da Stato a Stato, non trovano famiglia vengono soppressi. Il numero delle soppressioni annuale dei pet è di circa 4 milioni, una cifra esorbitante, difficile addirittura da immaginare.
SOPPRESSIONI PIU' UMANE? - La mozione di Moran non mira a fermare le soppressioni ma a renderle più umane, a dare cioè ai cani e ai gatti che nessuno più vuole l’eutanasia, cioè la «buona morte». Secondo Moran per essere considerata «umana», la soppressione deve prima di tutto provocare l’incoscienza totale del soggetto in modo non doloroso, poi l’arresto cardiaco o respiratorio e il conseguente decesso. L’uso della camera a gas, che prevede che più animali stressati e terrorizzati siano rinchiusi in una stanza nella quale viene pompato monossido di carbonio, non rispetterebbe questi parametri. Infatti, cani e gatti possono sopportare anche una dolorosa agonia di più di mezz’ora perfettamente coscienti mentre le funzioni respiratorie e cardiache si fanno sempre meno efficaci. Gli addetti alle soppressioni in molti canili municipali (chiamati pound) hanno testimoniato che gli animali a volte non muoiono e hanno bisogno di un altro passaggio in camera a gas o vengono gettati nell’inceneritore ancora semicoscienti. Il monossido di carbonio, aggiunge Jim Moran, è pericoloso anche per il personale addetto a questo agghiacciante lavoro e ha fatto registrare nell'ambiente dei lavoratori dei canili municipali un morto e disturbi di vario tipo quali irregolarità cardiache, danni cerebrali, alla memoria, problemi muscolari, difficoltà di respirazione.
L'INIEZIONE LETALE - Con la sua mozione, Moran spera di convincere il numero più alto di Stati possibile a passare all’iniezione letale di Pentobarbital (usato in alcuni Stati della Federazione anche per gli esseri umani condannati a morte o in quei Paesi dove l’eutanasia umana volontaria è legale) perché fa perdere coscienza prima del decesso. Con Moran si sono schierate l’American Human Association, l’American Veterinary Medical Association, la National Animal Control Association, l’Association of Shelter Veterinarians, l’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals e la Human Society of the United States. La camera a gas per cani e gatti, comunque, non è utilizzata in tutti gli Stati Uniti: in diciotto è proibita, come anche nel distretto della Columbia (cioè Washington, la capitale degli States).
UN PICCOLO SUCCESSO - Un primo successo Moran l’ha già ottenuto e in tempi record: dopo la sua mozione, la Contea di Fairfield nell’Ohio ha voluto ascoltare i testimoni oculari delle soppressioni tramite camera a gas e alcuni membri American Veterinary Medical Association che, infatti, in accordo con il democratico Moran, si è rifiutata di definire questo tipo di soppressione «eutanasia». Circa un mese fa, il 14 agosto, la Contea ha quindi proibito definitivamente l’uso di questo strumento di messa a morte anche grazie al supporto della Human Society che si è offerta di pagare i maggiori costi che l’iniezione letale comporta. Ma è una vera vittoria per i pet a stelle e strisce?
26 settembre 2012
www.corriere.it
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