lunedì 10 settembre 2012

CHIUSO DA CITES DEL CFS UNO ZOO PRIVO DI AUTORIZZAZIONI
C'era anche un elefante indiano


10 set 2012 - «Presso il nostro parco faunistico troverete animali da ammirare in tutta tranquillità. Potrete vederli da vicino, osservarli in ambienti naturali ricostruiti al meglio per garantire loro il massimo del benessere». Questo l'invito che campeggia sul sito internet dello zoo safari di Latina posto sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato. Perchè gli ambienti «ricostruiti al meglio» non erano consoni ad accogliere gli animali.
La struttura, che ospitava le più svariate specie animali - un elefante indiano, cammelli siberiani, ippopotami, struzzi, orsetti lavatori, scimpanzé, macachi e yak - è stata posta sotto sequestro dal personale del Servizio Cites, che ha anche elevato una multa di 30mila euro ai gestori.


STRUTTURA ABUSIVA - Un paradiso per gli animali? Non proprio. «Il Parco in questione - comunica il corpo forestale - esercitava abusivamente l’attività di giardino zoologico, esponendo al pubblico animali domestici ed esotici. Nella struttura, aperta da diversi anni, oltre ai classici animali domestici erano presenti anche esemplari pericolosi e appartenenti a specie protette dalla Convenzione di Washington (ndr, la Cites), che tutela la fauna e la flora in via d’estinzione. Nello zoo sono stati rinvenuti tra gli altri anche: macachi, canguri, scimpanzé e un elefante indiano». Le gabbie e gli spazi allestiti sono stati ritenuti non salubri e non in regola con le normative.


MULTA E SEQUESTRO - «Gli animali pericolosi, inoltre, erano privi delle necessarie autorizzazioni previste ai fini della tutela della salute e dell’incolumità pubblica, mentre, quelli appartenenti a specie protette, non avevano la regolare certificazione prevista ai sensi della normativa internazionale Cites». Il personale della Forestale ha quindi predisposto il sequestro amministrativo della struttura e quello preventivo tutti gli animali ospitati nel parco, oltre ad elevare una sanzione amministrativa al proprietario della struttura pari a 30.000 euro. Gli esemplari sono stati affidati in custodia giudiziale.

Michele Marangon - Corriere della Sera

Nessun commento:

Posta un commento