domenica 25 maggio 2014



Clean Up the Med: puliamo le coste del Mediterraneo

Decine di iniziative di volontari in Italia e in tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo


Una volontaria per la pulizia delle coste (Ansa)




Un fine settimana dedicato alla pulizia delle spiagge e dei fondali. Ha preso il via infatti l’operazione spiagge pulite lungo le coste dell’Italia e del Mediterraneo, iniziativa organizzata dal 1995 da Legambiente, quest’anno in collaborazione con Cial, Mareblù, Virosac e la Campagna di promozione del sughero. In Italia, gli appuntamenti di Spiagge e fondali puliti sono numerosi: dal Lazio alla Basilicata, dalla Calabria alla Campania, dalla Liguria alla Puglia, alla Toscana, alle Marche, alla Sicilia.
Protezione del mare
«Il mare e le spiagge non sono terra di nessuno, ci appartengono», ha detto Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente. «Rappresentano un patrimonio nazionale di inestimabile valore che il resto del mondo ci invidia. Facciamo la nostra parte per proteggere questa immensa ricchezza dalle insidie dell’inquinamento e dell’illegalità».

Stimare i rifiuti spiaggiati
L’iniziativa è anche l’occasione per «denunciare gli abusi consumati ai danni del mare, rivendicare il diritto di libero accesso alle spiagge per tutti, promuovere il turismo sostenibile e stili di vita compatibili con la salute dell’ambiente». Novità di quest’anno sarà un’indagine dei volontari di Legambiente su tipologia e quantità dei rifiuti ritrovati, «con l’applicazione del protocollo sulla beach litter messo a punto dal ministero dell’Ambiente e dall’Ispra» per stimare i principali rifiuti spiaggiati sulle nostre coste e passare a progetti concreti per una loro progressiva riduzione. Una proposta che Legambiente ha rivolto al dicastero a causa della «scarsa partecipazione dimostrata finora da parte di enti e amministrazioni all’applicazione della direttiva europea sulla Marine strategy, che chiede ai Paesi membri uno sforzo per stimare le diverse problematiche a cui sono soggetti il mare e le coste, rifiuti compresi».

24 maggio 2014 
www.corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento