domenica 11 maggio 2014

L’india vieta le corse con i buoi
«Anche gli animali hanno dignità»

Storica vittoria degli attivisti che per anni hanno documentato gli abusi e la sofferenza inflitte agli animali durante queste gare


di Beatrice Montini


Un frame di una video-denuncia delle violenze nelle corse con i tori in India
10 maggio 2014 - In molti l’hanno definita una vittoria storica per il movimento animalista indiano. Ma non solo. La corte suprema indiana ha vietato in tutto il Paese le corse con carri trainati da buoi e in particolare il controverso festival tradizionale «Jallikattu» che si svolge ogni anno nella regione di Tamil Nadu. Una festa molto simile alle più note corse con i tori che si svolgono in Spagna a Pamplona per San Firmino.
Le denunce di violenze e maltrattamenti
La decisione della corte di vietare questo tipo di corse si basa sulle evidenti violazioni delle leggi nazionali sul benessere animale ripetutamente denunciate dagli attivisti indiani negli ultimi anni. E in particolare la svolta, che ha portato al bando, è stata la presentazione di quattro casi, denunciati nel 2012, di violenze e crudeltà sui buoi usati nelle corse.

«Una pietra miliare»
«Questo divieto è una pietra miliare per i diritti degli animali in India - commenta con soddisfazione Amruta Ubale, coordinatrice di Animal Equality nel Paese - il significato di un risultato così importante: indica che stiamo facendo significativi passi in avanti nella nostra società, e che alcune tradizioni non possono essere considerate più importanti della sofferenza inflitta agli animali ».

www.corriere.it

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