Vengono colpiti in particolar modo i migratori notturni "canterini".
08 maggio 2014
Gli uccelli che migrano la notte 'perdono la bussola' quando
si trovano esposti a rumori elettromagnetici causati da strumenti
elettronici. Anche deboli campi elettromagnetici, prodotti dalle
attività umane di ogni giorno, hanno un effetto impressionante su questi
animali, in quanto distruggono la funzione del loro intero sistema
sensoriale, come spiega uno studio tedesco dell'università di Oldenburg,
pubblicato sulla rivista Nature.
Molti uccelli canterini migratori notturni si affidano ai deboli
campi magnetici terrestri per orientarsi, e si pensa che il senso
dell'orientamento risenta della presenza di campi elettromagnetici di
bassa frequenza. Le prove a supporto di questa teoria sono state trovate
dal team di ricercatori guidato da Henrik Mouritsen, che hanno
dimostrato che i deboli campi elettromagnetici prodotti dai segnali
radio e dagli apparecchi elettronici distruggono la bussola interna
magnetica dei pettirossi europei. Nell'esperimento si sono fatti
'alloggiare' questi uccelli in rifugi senza finestre, e si è così visto
che non riuscivano a orientarsi con la loro bussola magnetica quando
esposti ai rumori elettromagnetici di fondo della città, mentre erano in
grado di ripristinare il loro orientamento magnetico se vivevano in
capenne schermate, che attenuavano il rumore elettromagnetico lasciando
intatto il campo magnetico terrestre.
Secondo i ricercatori, il rumore elettromagnetico non può essere attribuito ai segnali dei telefoni cellulari, perchè i componenti magnetici sono molto più deboli dei limiti di esposizione raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità. Per Joseph Kirschvink, dell'Istituto di tecnologia di Pasadena (California), si potrebbe considerare di abbandonare l'uso, da parte dell'uomo, di questa porzione di spettro elettromagnetico e minimizzare i rumori incidentali a bassa frequenza, per aiutare gli uccelli migratori a trovare la strada.
http://www.animalieanimali.it
Secondo i ricercatori, il rumore elettromagnetico non può essere attribuito ai segnali dei telefoni cellulari, perchè i componenti magnetici sono molto più deboli dei limiti di esposizione raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità. Per Joseph Kirschvink, dell'Istituto di tecnologia di Pasadena (California), si potrebbe considerare di abbandonare l'uso, da parte dell'uomo, di questa porzione di spettro elettromagnetico e minimizzare i rumori incidentali a bassa frequenza, per aiutare gli uccelli migratori a trovare la strada.
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