venerdì 19 aprile 2013

NUOVA CROCIATA BRIGITTE BARDOT, STOP MASSACRO CANI THAILANDIA
Lettera a premier per fermare il traffico.


Nuova crociata di Brigitte Bardot, ex icona del cinema francese, da anni impegnata in battaglie per la difesa degli animali con la sua Fondazione: B.B. ha chiesto alla premier della Thailandia, Yingluck Shinawatra, di fermare il traffico di cani, uccisi in mattatoi clandestini per la loro carne e le loro pelli. "Tha Rae, nel nord-est - scrive B.B. in una lettera accorata alla primo ministro di Bangkok - è il luogo di un immondo traffico in cui si uccidono i cani per le loro carni e le loro pelli in mattatoi clandestini dopo averli catturati selvaggiamente sul ciglio di qualche strada o rubati al loro padrone". L'ex simbolo del cinema francese, sottolinea che "ogni anno 100.000 cani vengono uccisi sul posto e altrettanti o anche di più vengono illegalmente esportati vivi da tutta la Thailandia in condizioni atroci, accatastati e affamati per oltre 36 ore di strada, dopodiché vengono brutalmente uccisi e consumati in Vietnam".
Brigitte Bardot invita la premier thailandese a prendere visione di un documentario realizzato da attivisti thailandesi e potato su YouTube con il titolo 'Inferno sulla Terra - il commercio della carne di cane in Thailandia', che "non può lasciare indifferenti".
La Fondazione Bardot e la fondazione thailandese Soi Dog combattono insieme "per una gestione umana" dei cani randagi in Thailandia. Secondo la Fondazione Bardot, "il 70% dei cani seguiti dalla Fondazione Soi Dog muoiono per fame, ferite e malattie. Il 10 aprile, 1.000 cani sono stati ammassati nei camion clandestini". Simbolo del cinema negli anni Sessanta, la bionda B.B.
scoprì negli anni Settanta la sua passione per gli animali, scatenando una prima vasta campagna internazionale contro il massacro delle foche ad opera di Canada e Norvegia. Nel giro di qualche anno, la battaglia dell'attrice riuscì a mobilitare istituzioni nazionali ed europee. Nel 1986, la Bardot creò a Saint-Tropez, in Costa azzurra, la fondazione che porta ancora oggi il suo nome, vendendo all'asta - per finanziarla - gioielli, abiti, foto e manifesti con dedica degli anni d'oro della sua carriera. Le sue battaglie più recenti riguardano la richiesta di obbligare a stordire preventivamente gli animali abbattuti nel rito musulmano dell'Aid el-Kebir e il salvataggio di due elefanti affetti da tubercolosi nel parco della 'Tete d'Or' di Lione, destinati al macello.

19 apr 13

(ANSA)

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