giovedì 31 gennaio 2013

A CACCIA DI... BALENIERE GIAPPONESI IN OCEANO
Azione in corso di Sea Shepherd.





31 gennaio 2013 - Gli attivisti del gruppo ambientalista radicale Sea Shepherd, la cui flottiglia ogni estate australe ostacola con azioni di disturbo le baleniere giapponesi nell'Oceano Antartico, hanno annunciato di aver intercettato la flotta nipponica "prima che fosse sparato un solo arpione". Il comandante Jean Yves Terlain della Brigitte Bardot, una delle navi di protesta, ha annunciato di aver intercettato la nave arpionatrice Yushun Maru 3, a nord rispetto ai banchi di krill di cui si nutrono le balene.
"La latitudine in cui l'abbiamo trovata è piuttosto lontana dal continente antartico e dato che le grandi concentrazioni di balene si trovano più a sud, più vicino alla costa, significa che non hanno ancora cominciato la caccia", aggiunge Terlain in un comunicato sul conto Twitter dell'organizzazione.
La campagna di quest'anno, la nona, è la più grande finora, con una flotta di quattro navi con a bordo otto gommoni, un elicottero, tre droni e oltre 120 manifestanti-marinai. Sea Shepherd dichiara di aver salvato le vite di 4000 balene nelle ultime otto stagioni, con campagne di disturbo sempre più incisive. "Non tollereremo la morte di una sola balena all'interno del loro santuario" istituito nel 1999 in acque australiane, ha promesso l'organizzazione. La scorsa estate il Giappone era stato costretto a interrompere prematuramente la caccia 'scientifica' ai grandi cetacei a causa degli attacchi di Sea Shepherd, dopo aver catturato appena 172 balene, un quinto della quota prefissata.
L'ex leader dei Verdi australiani Bob Brown, che ha assunto la guida della campagna dal fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson, ricercato dall'Interpol in seguito incidenti legati alle sue campagne ambientaliste, ha accolto con soddisfazione la notizia. "Sembra che abbiano intercettato questi bracconieri di balene prima che potessero sparare un solo arpione", ha detto. Watson, al comando della Steve Irwin, ammiraglia della flotta, é ricercato su richiesta del Giappone per danni alla sua flotta e ostruzione di attività commerciale, in seguito a un episodio nel febbraio 2010, quando un attivista di Sea Shepherd ha abbordato una baleniera per tentare di 'arrestare' il comandante per reati ambientali. E' anche ricercato dal Costarica in seguito a un incidente legato a una campagna contro la pesca degli squali. Un tribunale Usa di recente aveva intimato alla flotta di protesta di non avvicinarsi più di 450 metri alle baleniere. 


(ANSA)

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