sabato 14 gennaio 2012

Da Beyoncè a Giuseppe Garibaldi
quando l'insetto ha un nome fantasioso
 
L'entomologo: «A volte è difficile dare un nome ad una specie: si possono usare aggettivi, a volte si possono fare scelte  arbitrarie e spesso si scelgono nomi scherzosi» 


Roma, 14 gennaio 2012 - Chiusi nei loro laboratori. Sempre al microscopio e a districarsi fra difficili termini scientifici e classici. Niente di tutto questo. Gli entomologi, coloro che di lavoro studiano gli insetti, sembrano proprio essere dei simpatici creativi.

Pochi giorni fa un tafano è stato chiamato Beyoncè perchè la rotondità del suo addome colorato e appariscente ha ricordato la cantante al giovane entomologo Bryan Lessard, del Centro australiano per la ricerca scientifica (Csiro). Trovare un nome per ogni nuova specie di insetti è un vero rompicapo: basti pensare che quelle finora note sono 1,2 milioni, sui circa due milioni di specie animali e vegetali.

«A volte è veramente difficile dare un nome ad una specie: si possono usare aggettivi, a volte si possono fare scelte completamente arbitrarie e spesso si scelgono nomi scherzosi», spiega all'Ansa l'entomologo Augusto Vigna Taglianti, dell'università di Roma La Sapienza. «Basti pensare - aggiunge - che per un solo ordine di insetti esistono oltre 400.000 specie: è chiaro che con i nomi può succedere qualsiasi cosa».

I personaggi dello spettacolo sono tra i più gettonati nella scelta dei nomi per gli insetti, in buona compagnia di personaggi della letteratura e della mitologia, fino a Bill Gates, Hitler e Babbo Natale, spiega Marzio Zapparoli, docente di Zoologia nell'università della Tuscia.

Esistono specie dedicate al dio della fertilità, Priapo, come l'imenottero Exetastes fornicator. C'è un lepidottero dedicato a Leonardo da Vinci ed una farfalla che suggerito la Lolita di Vladimir Nobokov. Sempre in ambito letterario, un ragno cavernicolo australiano dall'aspetto poco amichevole si è meritato il nome di Draculoides bramstokeri, chiaramente ispirato al romanzo «Dracula» di Bram Stoker.

Hanno suggerito i nomi degli insetti anche personaggi come Chaplin, Stanlio e Ollio o l'Indiana Jones interpretato da Harrison Ford, dice ancora Zapparoli. Anche il mondo del rock è di casa tra gli insetti, perfino di quelli estinti, come i trilobiti Aegrotocatellus jaggeri dedicati a Mick Jagger. Ci sono poi Avalanchurus lennoni, Avalanchurus starri, Struszia mccartneyi e Struszia harrisoni, chiaramente ispirate ai Beatles. Anche i Sex Pistols sono stati fonte di ispirazione per gli entomologi, così come i Grateful Dead per il dittero Dicrotendipes thanatogratus, traduzione latina del nome del gruppo country-rock americano. Il mondo della musica tocca anche l'Italia, con la farfalla Parnassius mnemosyne guccinii, dedicata al cantautore Francesco Guccini e scoperta, naturalmente, nell'Appennino tosco-emiliano. Nell'Aspromonte, infine, è stato scoperto il ragno Paracelotes garibaldii, ovviamente dedicato a Giuseppe Garibaldi.


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