sabato 12 luglio 2014

La Ue chiede all'Italia una nuova gestione della pesca
Adottando, tra l'altro, i piani nazionali di gestione per la pesca con reti da traino nel Mediterraneo


11 luglio 2014

La Ue chiede all'Italia una nuova gestione della pesca
 La Commissione ha chiesto formalmente a Italia e Spagna di conformarsi alle norme Ue sulla pesca nel Mediterraneo, adottando i piani nazionali di gestione per la pesca con reti da traino, sciabiche da natante, sciabiche da spiaggia, reti da circuizione e draghe all'interno delle loro acque territoriali. Bruxelles ha deciso l'invio all'Italia di un parere motivato, seconda tappa della procedura d'infrazione. e "in mancanza di una risposta soddisfacente entro 2 mesi, la Commissione potrà ricorrere alla Corte di giustizia Ue".

Nell'annunciare la decisione, oggi a Bruxelles, la Commissione europea ricorda che i piani di gestione di Italia e Spagna, "avrebbero dovuto essere adottati entro il 31 dicembre 2007, mentre i due Paesi non dispongono ancora di piani validi di gestione per le attività di pesca condotte con draghe". Bruxelles tiene anche a sottolineare che "i piani nazionali previsti sono strumenti importantissimi per uno sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche nel Mediterraneo, mare in cui non si applicano contingenti di pesca".

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