Il petrolio nel parco dei Virunga
09 Agosto 2013 - Uno dei principali parchi naturali del pianeta rischia di essere trasformato in un enorme pozzo petrolifero. Si tratta del Parco nazionale dei Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo. Il parco ospita una delle maggiori concentrazioni mondiali di meraviglie naturali: leoni, elefanti, ippopotami, scimpanzé e okapi, per non parlare dei gorilla. La compagnia petrolifera britannica Soco ha ottenuto i permessi per avviare esplorazioni petrolifere nel mezzo del parco. 
Secondo il WWF le alternative al petrolio, dalla pesca all' 
ecoturismo, potrebbero assicurare fino a 45 mila posti di lavoro, senza 
danneggiare il patrimonio forestale. Lo dimostra il rapporto del WWF 
"valore economico del Parco Nazionale Virunga" che sottolinea come lo 
sfruttamento delle concessioni petrolifere, allocate sull’85% della 
proprietà del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, potrebbe portare ad 
inquinamento, instabilità e disoccupazione.
"Il Virunga rappresenta una risorsa preziosa per la Repubblica 
Democratica del Congo e contribuisce al patrimonio dell’Africa come 
parco più antico e più ricco di biodiversità del continente - si legge 
nel rapporto - I piani di esplorazione e di sfruttamento delle riserve 
petrolifere mettono il valore del Virunga a serio rischio".
Per queste ragioni in giugno l’UNESCO ha chiesto l’annullamento di 
tutte le concessioni petrolifere rilasciate in modo da evitare che 
l’area venga danneggiata. La Total si è impegnata a rispettare quanto 
richiesto dal Comitato dei Siti Patrimonio dell’Umanità mentre la Soco, 
altra compagnia petrolifera, rimane l’unica compagnia ad avere ancora 
attivi i progetti petroliferi a carico del parco Virunga. "Le ricche 
risorse naturali del Virunga devono essere a disposizione del popolo 
congolese, e non rapinate dalle multinazionali e dai  cercatori di 
petrolio stranieri - ha dichiarato Isabella Pratesi del WWF - Il futuro e
 il riscatto di questo Paese che è stato teatro di uno dei conflitti più
 drammatici degli ultimi decenni con più di 4 milioni di morti dipende 
dallo sviluppo economico sostenibile e duraturo alimentato dalle proprie
 risorse naturali. Le  condizioni di vita di oltre 50.000 persone 
dipendono dalla conservazione e dall’economia verde creata dal Parco. 
L’estrazione di petrolio in quest’area potrebbe avere conseguenze 
devastanti per le comunità locali che si basano sul Virunga per le 
risorse generate dal turismo, la pesca, l’acqua potabile e l’utilizzo 
delle altre risorse naturali".
Il dossier mette in evidenza come le perdite di petrolio e i gas 
flaring rappresentino una reale minaccia per l’ambiente, fonti di 
inquinamento e distruzione pericolose anche per le falde acquifere e il 
suolo. Ma il parco ospita anche molti degli 880 gorilla di montagna 
esistenti, specie in via di estinzione che va protetta e tutelata, per 
questo
Il WWF lancia una raccolta di firme per
 proteggere Virunga National Park dall'estrazione del petrolio, 
chiedendo alla  Soco di abbandonare i suoi progetti di esplorazione 
petrolifera nel Virunga e in tutti gli altri siti del patrimonio 
mondiale.
http://www.salvaleforeste.it 
 
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