CINGHIALI CATTURATI E INGABBIATI DA BRACCONIERI IN CAMPO ROM
8 ago 13
Nei pressi di Roma
Bracconieri in azione nel campo di Castel Romano, che è già salito alla ribalta della cronaca per una serie di incendi dolosi dei moduli abitativi in conseguenza a una guerra fra etnie. Ieri gliuomini dell’unità operativa di Sicurezza pubblica emergenziale agli ordini del vicecomandante Antonio Di Maggio sono dovuti di nuovo intervenire nell’accampamento assieme ai colleghi del XII Gruppo per la segnalazione di un capretto selvatico che i rom stavano macellando.
Quando i «macellatori» hanno visto i vigili arrivare, hanno aperto gabbie e voliere per far uscire gli animali catturati nella zona e anche, presumibilmente, nella vicina riserva naturale di Decima-Malafede, che è un’area protetta. Cinghiali, falchetti pecore e lepri sono fuggiti creando un notevole parapiglia. Il sospetto degli investigatori è che i bracconieri di Castel Romano si spingano nella loro attività anche nella riserva presidenziale di Castel Fusano.
Il mese scorso i vigili hanno «salvato» due cinghiali che erano stati catturati dai nomadi-bracconieri e, due giorni fa, i volontari di un’associazione animalista hanno trovato e recuperato un cucciolo di cane di un mese che, in base alle segnalazioni, era stato usato come «palla» da alcuni ospiti del campoe poi era stato gettato ferito in un cassonetto dei rifiuti.
Le problematiche relative agli incendi dei moduli abitativi e allo sfruttamento del fenomeno delle baby borseggiatrici, hanno portato la Polizia Municipale a dover istituire un presidio fisso, in un campo che, tra ufficiali e abusivi accampatisi ai margini, ospita circa 1500 persone. A quanto pare, la maggior parte delle «manolesta» minorenni fermate dai vigili nei giorni scorsi, alcune sotto i 14 anni, provengono dall’accampamento sulla Pontina.
da iltempo.it
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