martedì 14 agosto 2012

L'ESPERIMENTO PUBBLICATO SU «SCIENTIFIC REPORTS»
Dopo Fukushima, le farfalle non hanno più le ali
I risultati dello studio di un'équipe giapponese sulle Zizeeria: anomalie genetiche e fisiologiche dopo le radiazioni 


Dall'alto, la farfalla  Zizeeria prima e dopo Fukushima (Ansa)
MILANO - Prima le ali erano grandi, tonde e ampie. Ora sembrano accartocciate. Come se qualcuno le avesse rinchiuse in un pugno. Un pugno radioattivo che di generazione in generazione fa crescere i casi di malformazioni genetiche. Vittime accertate, per ora, sono le farfalle. Quelle che vivevano a poca distanza dalla centrale nucleare di Fukushima Dai-Ichi, teatro dell'incidente avvenuto il 12 marzo 2011.
 
LO STUDIO - L'esperimento è stato realizzato da alcuni studiosi giapponesi che hanno scoperto come le radiazioni subite dalle farfalle catturate nell'area vicino alla centrale abbiano causato loro danni fisiologici e genetici. Le Zizeeria maha blu, molto comuni in Giappone, hanno avuto malformazioni sulle ali, sugli occhi, sulle zampe, sulle antenne. Non solo. Le anomalie aumentano di generazione in generazione. «Nel maggio 2011 - scrivono gli studiosi giapponesi autori dell'esperimento poi pubblicato sulla rivista online Scientific Reports - abbiamo raccolto 144 esemplari, maschi e femmine, nelle aree colpite dalle radiazioni: a prima vista sembravano tutte normali, ma su alcune Zizeeria già si notavano alcune lievi anomalie». 
La Licenide blu conle ali deformate (Ansa)
ATTRAVERSO LE GENERAZIONI - I «difetti» aumentano nella seconda generazione: il 18 per cento delle farfalle blu nate da quelle del maggio 2011 (che nel marzo, all'epoca dell'esplosione nucleare erano appena delle larve) ha malformazioni simili ma più evidenti, spiega Joji Otaki, studioso all'Università Ryukyu di Okinawa. La percentuale sale al 34% per la terza generazione. Sei mesi dopo il disastro, un nuovo lotto di esemplari viene portato in laboratorio: le anomalie questa volta sono nel 52% dei casi. Questo significa, dicono gli studiosi, che «le radiazioni hanno danneggiato i geni delle farfalle».
 
«SERVE PRECAUZIONE» - Ma gli scienziati frenano e sottolineano come questi risultati vadano presi con precauzione e che gli effetti analizzati al momento possano essere rilevati solo sulle Zizeeria. Ma c'è da dire che le farfalle in genere sono considerate degli utili indicatori ambientali. E in particolare le Zizeeria, che fanno parte della famiglia dei Licenidi e che a causa delle loro ali colorate sono più sensibili ai cambiamenti ambientali. 



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