sabato 18 agosto 2012

IL 20% DEGLI ITALIANI SOFFRE DI SPASMOFILIA?

ESAURIMENTI, DEPRESSIONI, DISTONIE:
IL 20% DEGLI ITALIANI SOFFRE DI SPASMOFILIA?



La spasmofilìa è una disfunzione cronica, straordinariamente diffusa, ma pressoché sconosciuta alla medicina ufficiale, anche se la sua prima scoperta risale addirittura a più di centotrenta anni fa! Di recente è stata nuovamente riscoperta in Francia e studiata con cura da un gruppo di medici (vedasi il libro del dr. Henry Rubinstein "Etes-vous Spasmophile?", editore Robert Laffont). In percentuale si può calcolare che ne soffra fra il 12% e il 20% della popolazione, il che significa che in Italia dovrebbero esisterne fra i 6 e gli 11 milioni. A mio parere sono anche di più. Che sia una disfunzione ampiamente diffusa lo dimostra il fatto che rientrano in questa classificazione le distonie neuro-vegetative, l'affaticamento neuro-psichico, il colon irritabile, le nevrosi ansioso-depressive, gli "esaurimenti", gran parte delle cosiddette malattie psicosomatiche e da stress. Biologicamente la spasmofilia consiste in un'alterazione costituzionale della permeabilità della membrana cellulare, per cui lo spasmofilo ha un bisogno assai più grande della persona normale di calcio, magnesio, zinco, vit. D e di altre vitamine e sali minerali che perde troppo facilmente, appunto per l'eccessiva permeabilità cellulare. Quindi lo spasmofilo se si alimenta come gli altri, va soggetto a carenze multiple di sali minerali e vitamine. Si nasce spasmofili, ma la disfunzione rimane allo stato latente, finché non sopravviene un fatto stressante che porta alla luce la disfunzione. E' per questo motivo che, pur essendoci allo stato latente un ugual numero di spasmofili maschi e femmine, in realtà le donne, che debbono sopportare crisi come la gravidanza, il parto, l'allattamento danno una maggior percentuale di spasmofili allo stato manifesto. L'eccessiva perdita, da parte delle cellule, di sali come il calcio ed il magnesio, portano all'accumulo nelle stesse, di potassio, che ha un forte potere rinvigorente, ma, in eccesso, una propensione a creare spasmi. Di qui il nome "spasmofilia" = affinità per lo spasmo. Quindi, come prima conseguenza pratica, si può stabilire che lo spasmofilo non deve eccedere nel consumo di frutta e verdura, ma aumentare il consumo dei cibi contenenti calcio e magnesio, che si trovano nel latte, formaggio, sale marino integrale, noci, legumi. Purtroppo le verdure e la frutta coltivate sono sempre più ricche di potassio, in quanto questo sale viene usato come concime, mentre non lo sono calcio, magnesio e zinco. Per aumentare nella pelle la formazione di vitamina D, occorrerebbe stare al sole, a pelle scoperta, il più possibile: ma anche questa precauzione non è sempre sufficiente. Molto più facile ricorrere agli integratori alimentari.


I SINTOMI


Si può ritenere di essere spasmofili se si riscontrano almeno una decina dei sintomi sottoelencati:

1 - Affaticamento. Nel 90% dei casi lo spasmofilo si trova al mattino più stanco di quando è andato a dormire. Durante la giornata la fatica si attenua, ma ogni tanto prendono il sopravvento delle crisi di debolezza e di stanchezza.
2 - Regolazione difficoltosa della temperatura corporea: a vampate di calore
possono seguire brividi di freddo.
3 - Si può avere anoressia (mancanza di appetito) o bulimia (fame eccessiva) con relativo dimagrimento od obesità.
4 - Digestione laboriosa.
5 - Stitichezza
6 - Nervosismo e irritabilità.
7 - Salti repentini di umore che possono andare dalle crisi di risa alle crisi di pianto.
8 - Ansia (praticamente costante negli spasmofili). Si manifesta come apprensione, tendenza alla inquietudine, tendenza a fare una montagna di una cosa da nulla.
9 - Angoscia con il nodo alla gola. A volte si ha l'impressione di star per soffocare o addirittura di star per morire.
10 - Sudori freddi.
11 - Tremori interni.
12 - Fobie varie, come la paura di trovarsi in luoghi affollati, di uscire, di trovarsi in luoghi chiusi, ecc.
13 - Paure immotivate, che portano lo spasmofilo a starsene da solo, ad evitare il contatto con la gente, ad evitare amicizie.
14 - Sovente lo spasmofilo è portato a "piangersi addosso", si sente l'individuo più sfortunato della terra e quindi è triste, con i tratti tirati, un'aria mesta e lugubre.
15 - Lo spasmofilo dorme male. Le insonnie sono estremamente frequenti, soprattutto nella seconda parte della notte. Lo spasmofilo si risveglia verso le due o le tre e non riesce più ad addormentarsi se non verso il mattino. Il fatto di girarsi e rigirarsi nel letto esaurisce ancor di più un soggetto già esaurito. Sovente il nervosismo che s'impadronisce dell'organismo dello spasmofilo è tale che è obbligato ad alzarsi di tanto in tanto e far delle passeggiatine per sgranchirsi i muscoli contratti.
16 - Se si addormenta è sovente preda di incubi; frequenti i sogni di cadute.
17- Lipotimie (assenze). Il soggetto rimane come addormentato ad occhi aperti per qualche secondo o qualche minuto. Se lo si chiama non risponde in quanto non sente. Non è uno svenimento ma è tuttavia una perdita di conoscenza proprio come se il soggetto fosse assente.
18 - Crampi muscolari in ogni parte del corpo. Caratteristici quelli dolorosi del polpaccio che obbligano a saltar giù dal letto in piena notte, oppure quelli del pollice delle mani che si contrae e non riesce più a drizzarsi se non riportato al suo posto con l'altra mano.
19 - Dolori vaganti in tutti i muscoli che impediscono movimenti e sforzi.
20 - Formicolii alle mani e ai piedi.
21 - Formicolii alla gola, attorno alla bocca e, caratteristici, nell'interno delle orecchie.
22 - Mioclonie. Gruppi di muscoli che si contraggono involontariamente e ritmicamente.
23 - Clonie palpebrali. Le palpebre hanno delle contrazioni ritmiche involontarie.
24 - Mal di testa di ogni genere.
25 - Vertigini.
26 - Sensazione di nebbia dinnanzi agli occhi.
27 - Percezione di punti scuri (mosche volanti) o di punti luminosi dinnanzi agli occhi.
28 - Dolori vari alla colonna vertebrale, simulanti l'artrosi cervicale, dorsale, lombare.
29 - Palpitazione del cuore; tachicardia, sovente confusa con la nevrosi cardiaca.
30 - Dolore precordiale ed oppressione cardiaca (il classico macigno sul petto), che fanno temere che ci sia un infarto in arrivo (lo spasmofilo è anche un apprensivo!).
31 - Disfunzioni digestive, pseudo gastriti, pseudo coliti (assai più comuni delle vere coliti e che sono denominate "coliti psicosomatiche").
32 - Oppressione respiratoria pseudoasmatica.
33 - Sensazione di soffocamento (il già ricordato "nodo in gola").
34 - Unghie molli, che si rompono o sfaldano facilmente, oppure che crescono in modo contorto (ai piedi).
35 - Capelli fragili che si rompono e cadono con facilità.
36 - Pelle delle mani e dei piedi che si screpola senza apparenti ragioni.
37 - Carie frequenti ed importanti.
38 - In qualche caso opacamento del cristallino con formazione di cataratta.
39 - Nella sfera genitale per l'uomo eiaculazione precoce, impotenza; per la donna: dolori mestruali, vaginismo, frigidità.
40 - Malattie allergiche.
41 - Psoriasi, eczemi, acne.
42 - Ipoglicemia funzionale e ipotiroidismo. E' significativo il fatto che la spasmofilia, l'ipoglicemia e l'ipotiroidismo abbiano molti sintomi in comune e molto di frequente siano presenti nella stessa persona.

La spasmofilia è polimorfa, cioè dà moltissimi sintomi e disturbi diversi. Quelli elencati non sono neppure tutti. Eppure la medicina ufficiale è (soprattutto in Italia) assai restia ad ammetterne l'importanza e persino l'esistenza. Come si può spiegare un fatto del genere? Come in altri casi il motivo base è prettamente una questione di profitti. Gli spasmofili sono estremamente numerosi e costituiscono una massa ingente di consumatori di medicinali,

soprattutto di antidolorifici, calmanti, ansiolitici, tutti farmaci che debbono essere somministrati per tutta la vita in dosi sempre crescenti. Gran parte degli introiti dell'industria farmaceutica sono dovuti proprio a questo immenso "parco buoi" (se è lecito usare una espressione propria della borsa!). La vera cura della spasmofilia, a mezzo di minerali e vitamine renderebbe invece pochissimo. Quindi si nega l'esistenza stessa della malattia, oppure la si confina a quei rarissimi casi estremi di tetania in cui l'ammalato viene colpito da paralisi, da crampi fortissimi, che lo rendono un invalido. Come già detto casi gravissimi, ma molto rari. Gli infiniti casi comuni vengono disconosciuti o etichettati come distonie neuro-vegetative o in altri modi (come già detto). Lo spasmofilo si riconosce facilmente dai sintomi sopra elencati. Se siete afflitti da una decina o più di questi sintomi è ben facile che anche voi apparteniate a questo esercito di persone dolenti. Le analisi della calcemia e della magnesiemia (percentuale di calcio e magnesio presenti nel sangue) servono a poco in quanto la carenza che provoca i disturbi è quella che si verifica a livello del siero delle cellule e non del siero del sangue. In pratica la conferma migliore di una supposta spasmofilia, la può dare una integrazione di bioregolatori di alcuni giorni, che dà immediatamenti effetti positivi e che è assolutamente innocua. Se non fosse il vostro caso non avete da temere danni o reazioni secondarie.

LA CURA


La medicina ufficiale tende a curare lo spasmofilo (non riconosciuto come tale), con montagne di antidolorifici, di calmanti, di ansiolitici, che sono estremamente utili solo a chi li fabbrica e li vende, tanto più che gli spasmofili non guariscono mai e diventano farmaco-dipendenti a vita.

Lo spasmofilo invece ha bisogno di un quantitativo superiore alla media di calcio, magnesio, zinco, vitamina D, vitamine del gruppo B, ed altri simili fattori. Quindi il rimedio più logico è proprio quello di dare allo spasmofilo quello di cui ha bisogno. Occorre tener conto che la spasmofilia è un difetto costituzionale della persona che, come tale, non può essere radicalmente estirpato, ma solo tenuto a bada per tutta la vita come se non esistesse affatto. La somministrazione degli adatti microalimenti dà quasi subito degli evidenti vantaggi che possono poi essere consolidati con un trattamento più prolungata e stabilizzati poi con una modesta assunzione periodica di microalimenti. In questo modo si può vivere al riparo dagli effetti devastanti della spasmofilia.
Io stesso ho sofferto per decenni di questa disfunzione. Soprattutto al cuore con frequente tachicardia ed extrasistole (diagnosi: nevrosi cardiaca), poi spasmi e dolori ai muscoli (diagnosi: reumatismi), ansia, depressione e numerosi altri fra i sintomi elencati.
Ora ho capito la vera natura dei miei inconvenienti, ho realizzato che non soffro affatto di nevrosi, né di reumatismi, né di ansia, né di depressione, né di anormale stanchezza. Non sento neppure più le extrasistoli. I miei disturbi sono praticamente scomparsi.
Il nostro Centro Ricerche Ecologia e Salute è in contatto con altri centri del genere nel mondo, fra cui quello celebre del prof. Linus Pauling, l'unica persona che abbia ricevuto due premi Nobel ed oltre quaranta lauree ad honorem da parte di università di tutto il mondo.
Studiamo ed esperimentiamo trattamenti complessi a base di sostanze ortomolecolari (vitamine, sali minerali, oligoelementi, ecc.) per la correzione delle disfunzioni di bioregolatori più varie. Oltre che per la spasmofilia in tutte le sue manifestazioni, abbiamo ottenuto
risultati straordinariamente interessanti nelle carenze di micronutrienti associate ad artrite reumatoide, artriti, manifestazioni dolorose di origine nevritica, disfunzioni circolatorie, gotta, diabete, allergie, ed in tutti gli stati critici come convalescenze, gravidanza, vecchiaia. Con la Nutrizione Ortomolecolare si rafforzano, senza pericoli né reazioni collaterali, tutte le funzioni vitali come la produzione dell'energia, lo svelenamento dell'organismo, le difese immunitarie, la difesa contro i tumori ed il precoce invecchiamento.
Risultati, che possono sembrare incredibili, si ottengono con tecniche raffinate, come l'uso di complesse associazioni sinergiche, l'adozione di tutte le più recenti scoperte di una scienza che sta compiendo passi da gigante, la personalizzazione dei trattamenti.


dr Sergio Martinat

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