La regina Elisabetta non indosserà più pellicce vere, la svolta animalista di Buckingham Palace      
6 novembre 2019 - The Queen goes cruelty free: qualsiasi nuovo capo realizzato
 per sua Maestà Elisabetta che richieda inserti in pelliccia, compresi 
cappotti, cappelli e abiti da cerimonia, d’ora in poi sarà sarà 
sintetico ed ecologico. Niente più pellicce fatte a discapito degli 
animali, quindi, e nel Regno Unito si parte proprio dalla sovrana ormai 
93enne.
         A rivelarlo è Angela Kelly, la designer della regina, che nel suo memoir The Other Side of the Coin: The Queen, the Dresser and the Wardrobe
 racconta che in realtà da quest’anno Elisabetta II indosserà pellicce 
vere soltanto nelle occasioni ufficiali, come l’ermellino per l’apertura
 annuale del Parlamento, e che il cambio di direzione riguarderà solo i nuovi indumenti.
Bene ma non benissimo quindi, ma gli animalisti applaudono comunque 
al gesto e allo sforzo verso un abbigliamento più sostenibile. 
Elisabetta era stata di fatto più volte criticata dalle organizzazioni 
per i diritti degli animali per aver continuato a indossare pellicce, 
nonostante le numerose case di alta moda abbiano via via abbandonato 
l’uso del prodotto “crudele”.
        
           
                
      
A rivelarlo è Angela Kelly, la designer della regina, che nel suo memoir The Other Side of the Coin: The Queen, the Dresser and the Wardrobe
 racconta che in realtà da quest’anno Elisabetta II indosserà pellicce 
vere soltanto nelle occasioni ufficiali, come l’ermellino per l’apertura
 annuale del Parlamento, e che il cambio di direzione riguarderà solo i nuovi indumenti.
Bene ma non benissimo quindi, ma gli animalisti applaudono comunque 
al gesto e allo sforzo verso un abbigliamento più sostenibile. 
Elisabetta era stata di fatto più volte criticata dalle organizzazioni 
per i diritti degli animali per aver continuato a indossare pellicce, 
nonostante le numerose case di alta moda abbiano via via abbandonato 
l’uso del prodotto “crudele”.
“Siamo entusiasti che Sua Maestà sia ufficialmente libera dalle pellicce – dice Claire Bass, animalista e direttrice esecutiva di Humane Society International. La
 decisione della regina Elisabetta di usare il sintetico è il riflesso 
perfetto dell’umore del pubblico britannico. La stragrande maggioranza 
detesta infatti la pelliccia vera e non vuole avere nulla a che fare con
 essa. Il Regno Unito ha vietato l’allevamento di pellicce quasi due 
decenni fa perché era considerato troppo crudele, ora dobbiamo finire il
 lavoro e vietare anche le vendite di pellicce“.
Il Regno Unito è stato infatti il primo Paese al mondo a vietare 
l’allevamento di animali da pelliccia per motivi etici, sebbene permetta
 comunque di importare pellicce di animali da altri Paesi come 
Finlandia, Polonia e Cina.
Molte case di moda hanno vietato la pelliccia vera dopo le proteste di 
organizzazioni per i diritti degli animali, tra cui Gucci, Calvin Klein,
 Stella McCartney, Vivienne Westwood, Tommy Hilfiger, Versace, Armarni e
 Hugo Boss.
E in questa occasione anche PETA interviene: “Stiamo
 alzando un bicchiere di gin e Dubonnet per la compassionevole decisione
 della Regina di liberarsi della pelliccia. Nel 2019, nessuno può 
giustificare la sottomissione degli animali all’angoscia di essere 
ingabbiati a vita o catturati in trappole d’acciaio, fulminati e pelati 
per articoli di pellicce tossiche“.

 
Ben detto, ma anche la British Fur Trade Association 
(BFTA) ha da proferire la sua e, se da un lato azzarda a sostenere che 
una pelliccia vera rimane un prodotto sostenibile, perché privo di 
plastica e dura a lungo, dall’altro si fa convinta che: “La famiglia
 reale è stata in prima linea nella promozione del benessere degli 
animali e degli sforzi di conservazione in tutto il mondo per molti 
anni, ciò si allinea perfettamente con la pelliccia di provenienza 
responsabile“.
E continua: “La pelliccia vera è uno dei prodotti naturali più 
sostenibili e duraturi disponibili, quindi, nonostante ciò che affermano
 i gruppi per i diritti degli animali, siamo sicuri che la famiglia 
reale continuerà a indossare pellicce di provenienza responsabile“.
Da questa parte, accogliamo con entusiasmo l’iniziativa di 
Queen Elizabeth di non indossare più d’ora in poi capi fatti con gli animali, ma speriamo che la Royal Family 
vieti anche l’utilizzo delle pelli di orso per i copricapi tradizionali delle guardie reali o la caccia alla volpe di cui – si dice – Carlo è tanto appassionato.
Insomma, la strada per il Paradiso è lastricata di buone intenzioni, ma l’importante è cominciare!
 fonte: www.greenme.it