LE BALENE GOBBE DI SAMANÀ
Salto di magattera a Samana
Da metà gennaio a fine marzo, migliaia di megattere (Megaptera novaeangliae) migrano dalle gelide acque Atlantico settentrionale al caldo del Mare dei Caraibi per la loro stagione di accoppiamento e riproduzione. Uno dei luoghi migliori per avvistarle è la Baia di Samanà, sulla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana. Ogni anno da 1500 a 3000 balene gobbe (in spagnolo ballenas jorobadas) - così chiamate per la curvatura caratteristica che prende il dorso quando s'immergono in profondità - raggiungono le acque della baia dominicana, una delle migliori località delle Antille per il whalewatching: per tutta la stagione è garantita la presenza di almeno 300 esemplari. Le megattere misurano da 12 a 15 metri e arrivando a pesare fino a 60 tonnellate.
SANTUARIO DEI MAMMIFERI MARINI
Il governo dominicano ha dichiarato da diversi anni la Baia di Samanà Santuario dei Mammiferi Marini, una riserva protetta dove il Ministero dell’Ambiente ha attivato un sistema di monitoraggio dei cetacei con sistemi elettronici, schedando e catalogando tutti gli esemplari che sostano nella baia per studiare i loro comportamenti e spostamenti nel corso degli anni.
WHALEWATCHING
Diversi operatori locali portano i turisti a incontri ravvicinati con le balene in escursioni giornaliere che partono dal porto di Samanà. Si avvistano facilmente i vivaci maschi e le più tranquille femmine uscire dall'acqua con colpi di pinna o di coda, a volte saltare portano l'intero corpo fuori dalle onde.
MEGATTERE NON PIÙ A RISCHIO ESTINZIONE
Negli anni Sessanta la caccia aveva talmente ridotto il numero di megattere da mettere in dubbio l'esistenza stessa della specie. Grazie all'intervento dell'International Whaling Commission (IWC), dal 1966 le megattere sono una specie protetta ed è vietata la loro caccia, da allora il numero di esemplari è costantemente aumentato, oggi i biologici marini valutano in circa 40.000 il numero di megattere presenti negli oceani, circa un terzo del loro livello originario prima dello sterminio dell'industria baleniera.
LA PENISOLA DI SAMANÀ
Con decine di spiagge orlate di palme, la penisola di Samanà (costa nord) offre il paesaggio costiero meglio conservato della Repubblica Dominicana. Lo sviluppo turistico qui è stato meno invasivo che in altre aree dell'isola. Attraverso l’interno della penisola, movimentato da rilievi coperti di foreste, si raggiunge Santa Barbara de Samanà, il principale centro, la base per approdare sulla bella spiaggia di Cayo Levantado e nel Parque Nacional de los Haitises. Il parco offre lo scenario più incantato del Paese con centinaia di panettoni sepolti di giungla che spuntano dal mare. All’estremità orientale della penisola c’è Las Galeras, un gioco di arenili frequentati dagli appassionati di windsurf e immersioni: davanti alla spiaggia di Cabron c’è un muro sottomarino di 54 m. La meta ideale per un viaggio individuale, lontano dai clamori del turismo di massa, è Las Terrenas: 20 km di spiagge dove nuotare, correre, cavalcare, assistere al ritorno dei pescatori o prendere il mare con loro.
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LE BALENE GOBBE DI SAMANÀ
Da metà gennaio a fine marzo, migliaia di megattere (Megaptera novaeangliae) migrano dalle gelide acque Atlantico settentrionale al caldo del Mare dei Caraibi per la loro stagione di accoppiamento e riproduzione. Uno dei luoghi migliori per avvistarle è la Baia di Samanà, sulla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana. Ogni anno da 1500 a 3000 balene gobbe (in spagnolo ballenas jorobadas) - così chiamate per la curvatura caratteristica che prende il dorso quando s'immergono in profondità - raggiungono le acque della baia dominicana, una delle migliori località delle Antille per il whalewatching: per tutta la stagione è garantita la presenza di almeno 300 esemplari. Le megattere misurano da 12 a 15 metri e arrivando a pesare fino a 60 tonnellate.
SANTUARIO DEI MAMMIFERI MARINI
Il governo dominicano ha dichiarato da diversi anni la Baia di Samanà Santuario dei Mammiferi Marini, una riserva protetta dove il Ministero dell’Ambiente ha attivato un sistema di monitoraggio dei cetacei con sistemi elettronici, schedando e catalogando tutti gli esemplari che sostano nella baia per studiare i loro comportamenti e spostamenti nel corso degli anni.
WHALEWATCHING
Diversi operatori locali portano i turisti a incontri ravvicinati con le balene in escursioni giornaliere che partono dal porto di Samanà. Si avvistano facilmente i vivaci maschi e le più tranquille femmine uscire dall'acqua con colpi di pinna o di coda, a volte saltare portano l'intero corpo fuori dalle onde.
MEGATTERE NON PIÙ A RISCHIO ESTINZIONE
Negli anni Sessanta la caccia aveva talmente ridotto il numero di megattere da mettere in dubbio l'esistenza stessa della specie. Grazie all'intervento dell'International Whaling Commission (IWC), dal 1966 le megattere sono una specie protetta ed è vietata la loro caccia, da allora il numero di esemplari è costantemente aumentato, oggi i biologici marini valutano in circa 40.000 il numero di megattere presenti negli oceani, circa un terzo del loro livello originario prima dello sterminio dell'industria baleniera.
LA PENISOLA DI SAMANÀ
Con decine di spiagge orlate di palme, la penisola di Samanà (costa nord) offre il paesaggio costiero meglio conservato della Repubblica Dominicana. Lo sviluppo turistico qui è stato meno invasivo che in altre aree dell'isola. Attraverso l’interno della penisola, movimentato da rilievi coperti di foreste, si raggiunge Santa Barbara de Samanà, il principale centro, la base per approdare sulla bella spiaggia di Cayo Levantado e nel Parque Nacional de los Haitises. Il parco offre lo scenario più incantato del Paese con centinaia di panettoni sepolti di giungla che spuntano dal mare. All’estremità orientale della penisola c’è Las Galeras, un gioco di arenili frequentati dagli appassionati di windsurf e immersioni: davanti alla spiaggia di Cabron c’è un muro sottomarino di 54 m. La meta ideale per un viaggio individuale, lontano dai clamori del turismo di massa, è Las Terrenas: 20 km di spiagge dove nuotare, correre, cavalcare, assistere al ritorno dei pescatori o prendere il mare con loro.
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