Bassa autostima e paure esistenziali: un connubio "curioso". Ecco cosa fanno sapere i ricercatori della VU University di Amsterdam.
Chi soffre di bassa autostima lo sa bene, mettersi a pensare alle cosiddette “questioni esistenziali” può far emergere delle sensazioni alquanto spiacevoli, non è forse vero? Ebbene, secondo quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della VU University di Amsterdam, pare che una semplice pacca sulla spalla, o ancor meglio un abbraccio, possano davvero far crescere l’autostima di una persona, e far si che questa possa sentirsi più sicura di sé e della propria esistenza.
La ricerca, pubblicata sulle pagine dell’ultimo numero della rivista Psychological Science,
esplora in particolare le sensazioni provate dagli esseri umani di
fronte all’idea che il loro tempo su questa Terra un giorno possa
effettivamente finire. Chi gode di una buona autostima conosce la
propria “mortalità”, e si impegna affinché la sua vita
possa avere un significato. Ma chi invece di autostima ne ha poca o
niente? Le cose in questo caso cambiano. Queste persone infatti tendono a
non vedere la vita come qualcosa di speciale.
Detto questo, i ricercatori guidati dallo psicologo Sander Koole
hanno condotto una serie di studi analizzando le reazioni di alcune
persone con bassa autostima messe di fronte a tematiche “esistenziali”
come quella della morte. “Questo è importante – spiega lo psicologo -
perché tutti noi abbiamo a che fare con le preoccupazioni esistenziali, e
tutti noi viviamo momenti in cui facciamo molta fatica a trovare un
significato nella vita”.Nello specifico, i ricercatori avrebbero rivolto alcune domande in merito alla morte ad alcuni studenti universitari, e curiosamente sarebbe emerso che gli studenti che avevano ricevuto un’innocua pacca sulla spalla della durata di circa un secondo, sarebbero gli stessi che avrebbero manifestato meno ansia nei confronti della morte.
Al contrario, chi non aveva avuto il contatto fisico avrebbe dimostrato maggiore ansia nei confronti della possibile fine della propria esistenza.
Detto questo, gli esperti avrebbero constatato che anche essere toccati da un oggetto inanimato (come ad esempio un orsacchiotto) avrebbe la capacità di attenuare le paure esistenziali. Alla luce di quanto emerso, i ricercatori ritengono infine che l’effetto benefico del contatto potrebbe essere utilizzato insieme alla terapia tradizionale nel trattamento di problemi come la bassa autostima, l’ansia, la depressione e disturbi del genere. Non rimane che provare!
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via | Redorbit
Foto | da Pinterest di Sacha Lee
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