mercoledì 12 dicembre 2012

TROVATE LE LORO FOTO MENTRE OSTENTAVANO LE PREDE

Arrestati 5 bracconieri che avvelenavano lupi

dicembre - 12 - 2012
 
Cinque i bracconieri di lupi individuati e denunciati dalla Forestale in provincia di Parma sorpresi il 12 dicembre. Le indagini, che erano state avviate da alcuni mesi dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Parma in seguito al ritrovamento di alcuni bocconi avvelenati nei boschi dell’alta Val Parma, hanno portato all’individuazione e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di cinque bracconieri che, in collegamento tra di loro, utilizzavano diversi mezzi di distruzione per compiere atti di bracconaggio a danno di esemplari di lupo appenninico e altri predatori.
Questo il loro modus operandi: spargevano per i boschi dell’alta Val Parma micidiali bocconi avvelenati realizzati con carcasse di animali selvatici, anche questi oggetto di bracconaggio, e imbottiti di veleno. Questo tipo di esca è un sistema subdolo e distruttivo in quanto tutti i predatori che se ne nutrono sono destinati ad una morte atroce, che colpisce indistintamente svariate specie di animali, in particolare carnivori. Infatti oltre al lupo, specie particolarmente protetta, vengono abbattute volpi, faine, tassi, martore, aquile, poiane ed altri uccelli rapaci, ma anche cani e gatti che si allontanano dalle abitazioni. Successiva all’arresto è stata la perquisizione domiciliare che ha permesso al personale del Corpo forestale dello Stato di rinvenire alcune foto dove compaiono alcuni bracconieri mentre impugnano il fucile e ostentano con orgoglio un giovane esemplare di lupo appenninico abbattuto.
I presunti responsabili degli atti di bracconaggio esercitano o hanno esercitato l’attività venatoria illegale, si ipotizza dunque che le motivazioni alla base dei reati commessi siano quelle di contrastare l’attività di predazione del lupo sulla selvaggina, in particolare su ungulati come il capriolo e il cinghiale, specie oggetto di caccia.
I bracconieri sono stati indagati per i reati di uccisione e maltrattamento di animali, appartenenti a specie particolarmente protette, e per gli illeciti relativi alla normativa sull’attività venatoria. Il lupo è tornato da pochi anni sulle nostre montagne, è una specie particolarmente protetta ma non ha vita facile. L’uomo, in passato, lo ha considerato come un concorrente nella predazione della selvaggina ed un pericolo per l’allevamento brado, sterminandolo fino al limite dell’estinzione. L’azione del lupo, in realtà, ha effetti benefici di selezione sulle popolazioni delle prede, infatti vengono eliminati gli esemplari malati e deboli e questo contribuisce a mantenere in ottima salute le popolazioni, anche quelle delle specie oggetto di caccia. Nonostante dagli anni settanta il lupo sia una specie protetta, sono in aumento i casi di bracconaggio.


http://www.ilmattinodiparma.it

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