Prima pelle artificiale sensibile al tatto
Realizzata dall'università di Stanford, si autoripara
11 dicembre 2012 - E' sensibile al tatto e può 'auto-guarire' quando subisce un taglio o
uno strappo: è la prima 'pelle artificiale' che combina entrambe le
caratteristiche. E' fatta di plastica ed è descritta sulla rivista
Nature Nanotechnology da un gruppo di ricerca coordinato da Zhenan Bao
dell'università americana di Stanford. Il materiale, secondo gli
esperti, in futuro potrebbe essere usato nelle protesi oppure nei
dispositivi elettronici o negli schermi che si auto-riparano.
Negli ultimi dieci anni, ci sono stati importanti progressi nella
realizzazione della pelle artificiale, osserva Bao, ma anche i più
efficaci materiali capaci di auto-ripararsi hanno avuto gravi
inconvenienti. Alcuni devono essere esposti a temperature elevate, che
li rende poco pratici per un uso quotidiano. Altri possono guarire a
temperatura ambiente, ma solo una volta, perché riparare un taglio
modifica la loro struttura meccanica o chimica. Il segreto del materiale
è nelle lunghe catene di molecole unite da legami di idrogeno, le cui
attrazioni, tra la regione di carica positiva di un atomo e la regione
di carica negativa del successivo, sono relativamente deboli. "Questi
legami dinamici consentono al materiale di auto-guarire a temperatura
ambiente" rileva uno degli autori, Wang Chao. Le molecole si rompono
facilmente, quando vengono danneggiate ma poi, quando si riconnettono, i
legami si riorganizzano e ripristinano la struttura del materiale.
ANSA
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