indagine dell'Istituto Piepoli
Popolo di santi, poeti e navigatori
(che non sanno nuotare)
(che non sanno nuotare)
Il 40% degli italiani non sa destreggiarsi in acqua. Ogni anno nel mondo 3 milioni di bambini rischiano l'annegamento
INFORTUNI - I dati arrivano da un'indagine dell'Istituto Piepoli e
sono stati diffusi da Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di
immersione in apnea, e Acquatic Education
(che ha commissionato la ricerca): occasione per presentare una
campagna di sensibilizzazione per la sicurezza in acqua. Questa si
sviluppa su due temi: "Acquaticità e scurezza 0-12 anni, dai primi
bagnetti alla scoperta del mare", e "Con tuo figlio, in acqua, devi
sempre sapere cosa fare". «L'annegamento è secondo l'Oms tra le prime
cause di mortalità accidentale - spiega Brischigiaro -. Ogni anno nel
mondo oltre 3 milioni di bambini e adolescenti sono vittime di infortuni
in acqua o rischiano l'annegamento, spesso nelle mini piscine la cui
vendita è in continuo aumento». Brischigiaro sottolinea che «i
semi-annegamenti sono spesso invalidanti e chi sopravvive può riportare
danni fisici e cerebrali anche per tutta la vita: deficit neurologici,
fisici e altre patologie correlate». Insomma, con l'acqua (come col
fuoco) c'è poco da scherzare. Sul sito
si trovano filmati educativi, MP3, decaloghi e supporti suddivisi per
fasce di età e location (casa, piscina, mare lago e fiume); le procedure
teoriche e pratiche per gestire in sicurezza in bambini nell’ambiente
acquatico.
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