giovedì 12 luglio 2012

il parere dei neonatologi  
Tremila neonati abbandonati,
serve più assistenza alle madri  
Tre gli strumenti: la possibilità di partorire in ospedale senza riconoscere il figlio, la ruota degli esposti, l'aiuto domiciliare

MILANO - Non solo Mario, il bambino abbandonato pochi giorni nella "Culla per la vita" dell'ospedale Mangiagalli di Milano e finito su tutti i giornali. Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 3mila neonati: per la maggior parte (73%) figli di italiane, il resto di straniere, prevalentemente tra i 20 e 40 anni (le minorenni sono il 6%). E su tremila abbandoni, solo 400 avvengono negli ospedali; il resto è fuori controllo e i ritrovamenti avvengono a volte quando ormai è troppo tardi. L'allarme arriva dalla Società italiana di neonatologia (Sin), secondo cui è urgente assicurare una maggiore assistenza alle madri attraverso tre strumenti: la possibilità di partorire in ospedale senza riconoscere il proprio figlio che verrà immediatamente avviato a un percorso di adozione (progetto "Madre Segreta"), la "ruota degli esposti" e l’assistenza domiciliare alle puerpere.

ADOZIONE - «La possibilità di partorire in ospedale e avere l'opportunità di non riconoscere il proprio figlio che verrà immediatamente avviato a un percorso di adozione consente ogni anno a decine di donne in difficoltà di portare a termine la propria gravidanza e di garantire una vita adeguata al proprio piccolo, evitando decisioni pericolose per la vita di entrambi» spiegano i neonatologi della Sin. Ma il problema «è più ampio e si articola nella prevenzione della depressione post partum, malattia strisciante, spesso di difficile diagnosi e che è il presupposto ai tristissimi casi di infanticidio». In tal senso, «ostetrici e neonatologi sono impegnati in questa difficile battaglia attraverso il programma di assistenza domiciliare alla donna immediatamente dopo il parto, e il supporto di personale sanitario alle neo-mamme sembra essere il rimedio più efficace nel riconoscere e prevenire le situazioni di pericolo».

A MILANO - Per Mario sono arrivate richieste di adozione da tutta Italia. «Ma in realtà - sottolinea Basilio Tiso, il medico della Mangiagalli che si è occupato dell'inaspettato ospite -, di neonati non riconosciuti a Milano ne contiamo in tutto circa 20 l'anno. Nel nostro reparto vengono lasciati in media in un anno circa 6 bimbi dalle mamme subito dopo il parto. Si va dai 4 agli 8, a seconda degli anni. È una possibilità prevista dalla legge, proprio per evitare abbandoni drammatici, a tutela delle nuove vite. Capita che un neonato non venga riconosciuto. La frequenza è di circa un bimbo su mille nati».

Redazione Salute Online 

12 luglio 2012

www.corriere.it

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