mercoledì 23 giugno 2021

IL CAPRO ESPIATORIO 
 
Negli ultimi anni l'interesse dei vivisettori, senza trascurare i campi tradizionali, si è andato spostando sempre più su due nuovi campi d'azione: lo studio del "comportamento" e l'esame del cervello.
Dopo aver accertato che il sovraffollamento umano in spazio ristretto suscita ostilità e violenza, i ricercatori vollero ottenere la conferma "scientifica" del fenomeno rinchiudendo migliaia dì topi in un campo ristretto, finché le bestiole cominciarono ad aggredirsi e dilaniarsi a vicenda. Per avere la riprova che la mancanza di affetto materno può causare turbe psichiche, vari animali, ma soprattutto giovani scimmiette, vengono strappate alle madri e tenute in isolamento completo, alcune al buio, per vari mesi, in diversi periodi della crescita.
Alla medesima categoria appartengono gli esperimenti che procurano assuefazione alle droghe. Quando l'animale diventa preda di crampi e convulsioni in seguito all'improvviso ritiro della droga alla quale era stato abituato a forza, allora l'esperimento è considerato un successo, e solo allora gli "studiosi"considerano comprovato che quella droga dia assuefazione.
Sebbene le statistiche dimostrino che il fumo contribuisce notevolmente all'insorgere del cancro ai polmoni, la scienza "ufficiale" si ostina ad affermare che «non esistono prove scientifiche per quest'affermazione», solo perché non si è ancora riusciti a provocare sperimentalmente il cancro dei polmoni negli animali mediante il fumo.
In verità, se si riuscisse a dare il cancro da fumo ai cani e ai topi, ciò dimostrerebbe solo che il fumo può dare il cancro ai cani e ai topi; non che lo può dare all'uomo. Quest'ultima prova noi già l'abbiamo, dalle statistiche.
Eppure, in base a teorie che la scienza ufficiale si ostina a definire "scientifiche" ma che al contrario contraddicono la vera scienza, da mezzo secolo milioni di animali vengono sottoposti alle prove del fumo continuo — negli Stati Uniti anche per mano di bambini — e naturalmente molti di questi animali muoiono, per varie cause, però mai di cancro al polmone.
Recentemente il prof. William Dement (nome profetico?) dell'Università di Stanford, California, ha escogitato un sistema particolarmente ingegnoso per fare impazzire i gatti per mancanza di sonno. Il gatto, nel cui cervello è stato conficcato un elettrodo, viene messo su di un mattone che affiora in una vasca colma d'acqua. Il gatto sta tutto rattrappito, non può saltare. Allorché, vinto dal sonno, esso abbassa il capo, il naso entra nell'acqua e il gatto si risveglia di soprassalto. Così passano le ore, passano i giorni. Dopodiché il sistema nervoso del gatto, già traumatizzato dalla foratura del cranio per l'inserimento dell'elettrodo, dalle torture causate dalla posizione immutabile, non ha, naturalmente, più nulla in comune con quello d'un gatto normale, e tantomeno con quello d'un essere umano ; e ciò a prescindere dal fatto che il bisogno di sonno nell'uomo è tra le 6-8 ore mentre il gatto sonnecchia per 22 ore su 24. Grazie al dott. Dement è apparsa sui settimanali americani la fotografia di un suo gattino con gli occhi tutti stralunati, dopo 70 giorni (giorni, non ore) d'immobilità sul mattone. L'elettrodo nel cervello ha informato il Dement che il gatto «ha ormai subito un profondo mutamento della personalità»: eufemismo per "pazzia", termine che non esiste nel linguaggio degli scienziati; solo in quello dei comuni mortali.
La più parte dei quali è probabilmente dell'avviso che scienziati come il Dement soffrono di un profondo mutamento della personalità. Così in tutti i campi gli animali incolpevoli devono servire da capri espiatori per i vizi dell'uomo.
Noi fumiamo, l'animale no: e allora costringiamo milioni di animali a fumare.
Noi beviamo alcool, l'animale no: allora facciamo ammalare milioni di animali con l'alcool.
Noi ci droghiamo, gli animali no: allora obblighiamo gli animali ad assuefarsi a una droga per assistere alle loro convulsioni causate dal suo improvviso ritiro.
Noi guidiamo l'automobile spesso con più presunzione che competenza causando incidenti: allora immobilizziamo scimmie in automobiline che poi mandiamo ad infrangersi insieme alle guidatrici incolpevoli contro un ostacolo per studiare l’effetto dell'impatto.
Noi soffriamo d'insonnia, gli animali no: allora teniamo svegli gli animali per mesi di seguito finché impazziscono, sebbene un'insonnia indotta a questo modo non ha naturalmente nulla in comune con la nostra.
Noi siamo "stressati" in seguito al nostro modo di vivere deliberatamente sregolato, gli animali no: allora incrudeliamo contro milioni di animali per porli in stato di stress.
Noi ci ammaliamo di cancro per ragioni per la maggior parte ben note, tra cui ingestione di farmaci nocivi, inquinamento da noi stessi causato, per infinite ingiurie che ci procuriamo andando contro natura, gli animali no: allora procuriamo il cancro ogni anno a milioni di animali e li sottoponiamo ad infiniti maneggi ed esperimenti mentre vengono lentamente distrutti dal più crudele dei morbi creati dall'uomo. 
 
Tratto da: Imperatrice Nuda, al capitolo "IL CAPRO ESPIATORIO"

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