Caccia, rarissimi Ibis nel mirino dei bracconieri
Un Ibis ucciso e due gravemente feriti in pochi giorni. E' allarme
bracconaggio a Livorno, dove la Lipu ha segnalato tre casi di Ibis
eremita neri, animali estinti in Europa e oggetto di un progetto di
reintroduzione, bersaglio della caccia illegale. Ieri un esemplare era
stato colpito alle zampe e alle ali ed è ancora grave in clinica
veterinaria. Oggi altri due casi con un uccello che è stato ucciso e
l'altro in gravissime condizioni.
"I nostri amici austriaci che
seguivano gli ibis grazie al segnalatore GPS e si occupano di
reintrodurre gli Ibis in Italia sembrerebbe siano stati ostacolati
durante il recupero degli stessi animali feriti, molto probabilmente
dagli stessi bracconieri che li hanno colpiti - dichiara il presidente
della LIPU Fulvio Mamone Capria - Un gesto grave che dovrà essere
approfondito dagli investigatori al fine di valutare la possibilità di
risalire ai responsabili. La LIPU chiede che vengano potenziati i
controlli di polizia venatoria da subito e, laddove venissero
individuati i colpevoli, ha dato mandato ai propri legali per essere
parte civile nel processo"
"C'è un indignazione che sta nascendo a
livello internazionaleper questo gesto di incredibile crudeltà -
continua Mamone Capria - uccelli rarissimi, testimonial di un progetto
internazionale di reintroduzione nel nostro paese, vittime della
ferocia di "sparatori" senza anima. "Chiederemo al ministero
dell'Interno di attivare azioni specifiche di contrasto al bracconaggio
e al Parlamento di occuparsi del tema dell'aumento delle pene per chi
viola la legge sulla tutela della fauna. Siamo di fronte ad
un'emergenza seria e vanno previste risposte urgenti ed efficaci per
difendere la nostra fauna selvatica di fronte alla follia del
bracconaggio".
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