giovedì 1 dicembre 2022

A proposito del Programma di reazione...

Nel libro che sto leggendo, per migliorare il programma di reazione, viene spiegato che ogni paura (anche se risalente agli anni dell'infanzia) è generata da una memoria di sofferenza registrata nel subconscio; si tratta cioè di una specie di programma che registra la valutazione finale (positiva o negativa) di una situazione o di un evento sperimentato nella realtà, memorizzando tale valutazione come feedback, da utilizzare nelle situazioni di pericolo, in modo da garantirci la sopravvivenza.

Come spesso accade, se la prima reazione registrata è stata di shock e quindi negativa (il dr. Hamer la definirebbe una DHS), questa crea una traccia, e viene ad attivarsi in automatico in tutte le occasioni simili ad essa, fino a quando non verrà riportata a livello cosciente ed essere quindi sostituita da una migliore e costruttiva.

Per modificare il programma di reazione, quando questa è disfunzionale e porta alla somatizzazione, occorre ripercorrere all'indietro il tempo, sino ad individuare ogni reazione generata dalla paura, in modo da recuperare il tipo di emozione che l'ha generata, e di cambiarla quindi dall'origine. Si tratta comunque di un programma automatico di autodifesa, ma che può e deve essere aggiornato per guarire dai traumi e dal dolore.
 

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