19 NNovembre 2020 - Una notizia che ha lasciato letteralmente sotto shock un'intera comunità in Canada: che cosa ha potuto spingere una persona a premere il grilletto e abbattere un alce bianco? Facciamo un passo indietro: alla fine di ottobre un gruppo di indigeni delle terre tra le città di Timmins e Foleyet, nell'Ontario, ha ritrovato i cadaveri di due alci femmine in una strada di servizio, abbandonati probabilmente dai bracconieri che si sono macchiati di questo crimine. Una di loro era di un esemplare di alce bianco, un'autentica rarità.
Tecnicamente, non si tratta di albinismo, ma la caratteristica colorazione del manto dell'animale è dovuta a un gene recessivo. Secondo le stime del fotografo naturalista canadese Mark Clement, sono solo una trentina gli alci bianchi che vivono nella regione. Per la popolazione locale sono considerati perfino sacri, in quanto, secondo un'antica credenza, rappresentano lo spirito che vigila su quelle terre.
L'uccisione di uno di loro non poteva quindi non destare indignazione e tristezza. Le autorità per la tutela della fauna selvatica sono alla ricerca dei responsabili, sui quali pende, diciamo così, una taglia di 8 mila dollari canadesi (che equivalgono a poco più di 5 mila euro): gli aborigeni, insieme a un'associazione animalista e a un'azienda di perforazione locale, hanno infatti promesso di elargire questa somma come ricompensa a chiunque sia in grado di fornire indicazioni valide per l'individuazione dei cacciatori che hanno abbattuto il raro animale.
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