Eolico offshore galleggiante: Iberdrola a capo del maxi progetto norvegese
Il gigante spagnolo rafforza le sue mire nel settore eolico marino guidando il consorzio di Flagship, e progettando nuovi sistemi per le acque nazionali, statunitensi e scozzesi
(Rinnovabili) – Sarà Iberdrola a guidare Flagship, il maxi progetto dimostrativo dedicato all’eolico offshore galleggiante. Maxi perché la turbina sperimentale, al centro dell’iniziativa, avrà una capacità di oltre 10 MW. Ma l’alta potenza non sarà l’unico carattere distintivo. L’obiettivo di Flagship è quello di approcciare alla tecnologia riducendo i costi dell’energia prodotta.
L’eolico offshore galleggiante offre dei sensibili vantaggi pratici
rispetto alle turbine marine “classiche”: la mancanza di vere e proprie
fondamenta permette, infatti, di collocare gli aerogeneratori in luoghi
particolarmente favorevoli dal punto di vista anemometrico ma
caratterizzati da fondali profondi. Di contro, tuttavia, si tratta di
una tecnologia ancora acerba e quindi con costi più alti.
Il progetto, che racchiude le competenze di società francesi,
tedesche e norvegesi, punta a ridurre questo ostacolo. Nel dettaglio, il
consorzio di partner spera di ridurre il costo livellato dell’energia (LCOE) per l’eolico offshore galleggiante a 40-60 euro per MWh. Come? Sfruttando economie di scala, filiere competitive e una “ampia gamma di innovazioni”.
Tra quest’ultime c’è anche la piattaforma che supporterà la turbina da 10 MW-plus. Si tratta di un nuova struttura galleggiante semi-sommergibile – l’OO-Star Wind Floater
– in grado di supportare pesanti aerogeneratori anche in condizioni
meteo difficili. Il suo punto di forza è la scalabilità: può essere
adattata a turbine di oltre 12-15 MW, senza limiti di dimensioni
relativi al montaggio e all’installazione. Il sistema sarà testato nel Mare del Nord, presso il Met Center situato in Norvegia e la sua realizzazione coinvolgerà anche la francese EDF e la tedesca DNV-GL.
Per Iberdrola il progetto offre un strumento di consolidamento per le
sue mire sull’eolico offshore galleggiante e più in generale sul
settore del vento marino. “Ora è il momento giusto per passare dalla ricerca e sviluppo al mettere le turbine in acqua e aumentare le nostre conoscenze”, ha dichiarato Jonathan Cole, direttore generale globale di Iberdrola per l’eolico offshore. “La
società punta ad essere un attore leader nel settore eolico offshore
galleggiante, e i progetti dimostrativi che stiamo sviluppando
garantiranno la nostra preparazione su iniziative commerciali di larga
scala nel prossimo futuro”.
Uno dei prossimi passi annunciati riguarda le acque spagnole.
La tecnologia sarà necessariamente diversa da quella impiegata ma per
avere dettagli precisi si dovrà attendere la fine dell’anno. Per ora la
società ha spiegato solo di star valutando una serie di siti potenziali al largo delle Isole Canarie o della regione basca settentrionale.
“Esiste un enorme potenziale a livello globale per la tecnologia galleggiante – ha aggiunto Cole – in quanto aprirà nuovi mercati in cui oggi le condizioni marine limitano lo sviluppo di progetti offshore tradizionali”. Nei piani del gruppo rientrano anche potenziali progetti per le acque di Scozia e Stati Uniti.
31.3.2020
www.rinnovabili.it
giovedì 30 aprile 2020
giovedì 23 aprile 2020
Silvoterapia
Silvoterapia: quali alberi abbracciare per sentirsi subito un po’ meglio
22-ott 2015
Abbracciare un albero
può farci sentire meglio. La scienza ufficiale è sempre più interessata
all’influenza benefica della natura sulla nostra salute. In particolare
negli ultimi tempi ha approfondito quanto sia importante ritrovare il contatto con la natura per ricaricarsi di energia e ridurre lo stress.
In questo, gli alberi sembrano avere un
ruolo fondamentale. Le filosofie e le tradizioni orientali, con
particolare riferimento al taoismo e alla medicina tradizionale cinese,
sanno da tempo che gli alberi rappresentano un vero e proprio toccasana
per la nostra salute.
Gli alberi non sono soltanto i guardiani del Pianeta,
sono anche delle vere e proprie antenne energetiche, degli organismi
viventi che affondano le radici nel terreno e che possono avere una vita
molto lunga e proprio ad essi possiamo avvicinarsi per ricaricarci.
Vi avevamo già parlato di quanto sia benefico abbracciare gli alberi secondo i principi della silvoterapia.
Abbracciare un albero per sentirsi meglio è infatti il consiglio base
di questa pratica. In particolare, la silvoterapia è stata riconosciuta
come metodo scientifico solo nel 1927, quando veniva ormai usata da
secoli come terapia naturale per il benessere.
La silvoterapia si basa sull’antica idea del recupero della salute attraverso gli alberi. Alcuni testi del passato fanno riferimento proprio a questa pratica con particolare riferimento ai Libri del Tao intitolati Mantak Chia e Maneewan Chia.
Secondo i Libri del Tao, gli alberi più
grandi sono anche quelli che contengono più energia. È interessante
imparare e distinguere le proprietà dei diversi alberi per poter scegliere meglio quale albero abbracciare in base ai benefici che si vorrebbero ottenere.
1) I pini sono tra gli
alberi con la maggiore capacità di guarigione. Irradiano energia e
rafforzano il sistema nervoso. Nutrono l’anima. In Cina sono considerati
alberi immortali.
2) I cipressi e i cedri riducono la sensazione di calore e nutrono l’energia yin.
3) I salici aiutano ad alleviare l’umidità del corpo in eccesso, a ridurre la pressione alta e a rafforzare le vie urinarie e la vescica.
4) L’olmo calma la mente e rafforza lo stomaco.
5) L’acacia aiuta a bilanciare la temperatura corporea
6) Gli aceri contribuiscono ad alleviare il dolore.
7) Il fico purifica il cuore e contribuisce a rimuovere l’umidità del corpo.
8) La cannella (o cinnamomo) elimina il freddo dal cuore e dall’addome.
9) L’abete aiuta a la guarigione delle fratture e la riduzione del gonfiore.
10) Il biancospino favorisce la digestione e rafforza l’intestino.
Quando abbracciamo un albero, proviamo ad entrare in una nuova connessione con la natura.
Avviciniamoci con calma e sentiamo tutta la sua energia. Prima di
abbracciare un albero, possiamo sederci ai suoi piedi con la schiena
appoggiata lungo il tronco, chiudere gli occhi e fare dei respiri lunghi
e profondi. Così incominceremo a rilassarci e ad entrare in sintonia
con l’ambiente in cui ci troviamo.
Poi possiamo alzarci in piedi e
osservare l’albero che abbiamo scelto sia da lontano che da vicino.
Quindi avviciniamoci all’albero e posiamo una mano sulla sua corteccia. È
con il contatto che iniziamo a sentire meglio l’energia che
quell’albero può donarci.
Abbracciare un albero è un’esperienza davvero unica.
Non può essere miracolosa ma non costa nulla. Solo l’idea di
sperimentare una sensazione bella e nuova ci aiuterà comunque fin da
subito a sentirci meglio.
Marta Albè
www.greenme.it
mercoledì 15 aprile 2020
ROBERT KENNEDY jr. accusa BILL GATES
“Grazie a una donazione di 1,2 miliardi di dollari e la promessa di sradicare la polio”, ricorda Kennedy jr. – , Gates ha preso il controllo del National Advisory Board (NAB) dell’India e ha imposto 50 vaccini contro la poliomielite (dai 5 che erano) a tutti i bambini prima dei 5 anni. I medici indiani accusano la campagna Gates di aver causato una devastante epidemia di poliomielite che ha paralizzato 496.000 bambini tra il 2000 e il 2017. Nel 2017, il governo indiano ha terminato il regime di vaccini di Gates e sfrattato Gates e i suoi compari dal NAB. I tassi di paralisi della polio sono scesi precipitosamente.
Nel 2017 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dovuto riconoscere, con riluttanza, che l’esplosione mondiale di polio era “vaccine strain”; ossia era provocata dal ceppo contenuto nei vaccini – quindi dal programma vaccini sta di Gates.
“ Le epidemie più spaventose che si sono verificate in Congo, nelle Filippine e in Afghanistan sono tutte legate ai vaccini di Gates. Ancora nel 2018, ¾ dei casi di poliomielite globale provenivano dai vaccini di Gates”.
“Nel 2014, la Gates Foundation ha finanziato test di vaccini sperimentali contro il papilloma umano (HPV), sviluppati da GSK e Merck, su 23.000 ragazze di remote province indiane. Circa 1.200 hanno sofferto di gravi effetti collaterali, fra cui disturbi autoimmuni e della fertilità. Sette sono morte. Le indagini del governo indiano hanno accusato i ricercatori finanziati da Gates di aver commesso violazioni etiche intrusive e pervasive: facendo pressioni indebite le ragazze vulnerabili rurali ad accettare la procedura, opprimendo e intimidendo i genitori, falsificando i moduli di consenso e rifiutando l’assistenza medica alle ragazze colpite. Il caso è ora davanti alla Corte suprema del paese”.
“Nel 2010, la Fondazione Gates ha finanziato uno studio sul vaccino sperimentale contro la malaria, prodotto da GSK, che ha ucciso 151 bambini africani e provocato gravi effetti avversi tra cui paralisi, convulsioni e convulsioni febbrili a 1.048 dei 5.049 bambini. ”
Robert Kenendy continua, anzi rincara: “Nel 2010 Gates s’è impegnato 10 miliardi di dollari all’OMS [lo annunciò durante il Forum di Davos di quell’anno, ndr.] promettendo di ridurre la popolazione, in parte, attraverso nuovi vaccini. Un mese dopo Gates ha detto al talk show di Ted Talk che i nuovi vaccini ” potevano ridurre la popolazione “.
Nel 2014, l’Associazione dei medici cattolici del Kenya ha accusato l’OMS di sterilizzare chimicamente milioni di donne keniote contro la loro volontà con una falsa campagna vaccino contro il ” tetano “.
Laboratori indipendenti hanno trovato la formula di sterilità in ogni vaccino testato. Dopo aver negato le accuse, l’OMS ha finalmente ammesso di aver sviluppato i vaccini per sterilità da oltre un decennio. Accuse simili provengono dalla Tanzania, dal Nicaragua, dal Messico e dalle Filippine.
Uno studio del 2017 (Morgensen et. Al. 2017) ha dimostrato che il popolare DTP [vaccino contro difterite, tetano e pertosse] dell’OMS sta uccidendo più africani delle malattie che fa finta di prevenire. Le ragazze vaccinate hanno subito 10 volte il tasso di morte dei bambini non vaccinati.
Gates e l’OMS si sono rifiutati di ricordare il vaccino letale che l’OMS inietta forzatamente a milioni di bambini africani ogni anno. I sostenitori globali della sanità pubblica in tutto il mondo accusano Gates di – dirottare i programmi dell’OMS lontano dai progetti che tentano di ridurre le malattie infettive con acqua pulita, igiene, nutrizione e sviluppo economico. Dicono che abbia deviato le risorse dell’agenzia per servire il suo fetish personale – che la buona salute arriva solo in una siringa.
Oltre ad utilizzare le sue donazioni filantropiche per controllare l’OMS, UNICEF, GAVI e PATH, Gates finanziano aziende farmaceutiche private che manifatturano i vaccini e una massiccia rete di gruppi di facciata dell’industria farmaceutica che trasmettono propaganda ingannevole, sviluppano studi fraudolenti, conducono operazioni di sorveglianza e di pressioni psicologiche contro chi esprime dubbi sulle vaccinazioni plurime, e usa il potere e il denaro di Gates per far tacere il dissenso e costringere alla conformità.
Nelle sue recenti apparizioni senza sosta, Gates sembra felice che la crisi Covid-19 gli darà l’opportunità di forzare i suoi programmi di vaccino del terzo mondo sui bambini americani.”
L’atto di accusa è pronto. Ci sarà un giudice nel mondo che accolga la causa?
La nevrosi del demiurgo
Cancellato il ricordo di Dio dalle anime, e adottata come credenza comune la “religione dell’uomo che si fa dio”, in qualche misura tutti gli individui occidentali – in quanto si credono dio – finiscono per preoccuparsi nevroticamente di cose che un tempo si lasciavano all’Onnipotente e alla sua Provvidenza. Il clima cambia? Siamo stati noi umani! Bisogna raffreddare la Terra lanciando polveri schermanti nello spazio! Bisogna ridurre la popolazione umana… E che sia dia ad ogni adolescente il diritto di scegliersi il sesso (scaduto a “genere”) con l’apposito farmaco – Leggi apposite dovranno liberare l’uomo dalla sofferenza terminale, i bambini andranno sottratti alle famiglie (che trasmettono tabù) e “liberati” sessualmente dalle assitenti sociali, le perversioni sessuali andranno sacralizzate con un “matrimonio”, e così via.
In questo mondo senza Dio, che affida alla tecnica i compiti del Creatore, è quasi ovvio che i supermiliardari ne assumano la guida: abituati ad esercitare la potenza assoluta dei miliardi fra l’adorazione dei media, dei mercati e dell’opinione pubblica, la scambiano facilmente per onnipotenza.
A questo intervento, Kennedy allega alcune tabelle che mostrano i conflitti d’interesse che i Gates intrecciano con i grandi nomi di Big Pharma:
https://www.maurizioblondet.it/robert-kennedy-jr-accusa-bill-gates/?fbclid=IwAR24t1RTWINf0dCHEGzxc26CHHSIhUJcBcZvyPhBaLz_FNh6asJP1MQUoxM
venerdì 10 aprile 2020
VIRUS A CORONA E INQUINAMENTO!
di
Gianni Lannes
9 - 4 -2020 L'inquinamento
da polveri sottili può aumentare la mortalità provocata dal Sars
CoV-2. È quanto emerge
da una recente ricerca pubblicata dall'Università di Harvard. Lo
studio è intitolato Exposure to air pollution and COVID-19
mortality in the United States.
Ad
un aumento di solo 1 μg/m3 di PM2.5 sarebbe associato un
incremento di circa il 15 per cento nel tasso di mortalità. Uno
studio analogo condotto nel 2003 dal dottor Zuo-Feng Zhang, preside
associato presso la University of California, Los Angeles, Fielding
School of Public Health, ha evidenziato un maggior numero di morti
nelle aree inquinate della Cina durante l'epidemia di Sars.
In
ogni caso, le PM2.5 unitamente alle PM10 sono tra i maggiori fattori
di inquinamento anche in Europa e in Italia, che contano un gran
numero di morti premature. Il particolato fine si introduce nelle vie
respiratorie e si deposita nei polmoni senza essere filtrato,
causando un indebolimento e una maggiore vulnerabilità. Inoltre, la
letteratura scientifica abbonda di ricerche che attestano l'alto
rischio di cancro ai polmoni, ictus e purtroppo anche morte
prematura.
Secondo
i ricercatori di Harvard - «sebbene
l'epidemiologia di Covid-19 sia in evoluzione, abbiamo osservato che
esiste una grande sovrapposizione tra le cause di decesso dei
pazienti Covid-19 e le malattie che sono legate all'esposizione a
lungo termine al particolato fine (PM2.5), che influisce
negativamente sul sistema respiratorio e cardiovascolare. I risultati
di questo studio suggeriscono che l'esposizione a lungo termine
all'inquinamento atmosferico aumenta la vulnerabilità al verificarsi
degli esiti più gravi di Covid-19»
(come il ricovero in terapia intensiva).
Anche
in Italia l'inquinamento dell'aria nell'Italia settentrionale
potrebbe essere uno tra i fattori che hanno influito in una maggiore
mortalità, come ha evidenziato una ricerca italiana appena resa di
dominio pubblico, dal quale si emergerebbe una maggiore letalità da
Sars CoV-2, in parte dovuta alla maggiore esposizione prolungata alle
polveri sottili, che rendono più vulnerabili le vie respiratorie. Senza
contare l'elettrosmog: l'avvento del micidiale 5G (targato Cina, o
meglio Huawei) imposto dal governo del Conte bis, porterà ad
un'ulteriore aggravamento della drammatica situazione.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=5g
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=inquinamento+aria
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sima
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/04/coronavirus-inquinamento-infezioni.html
lunedì 6 aprile 2020
La periferia di Londra è deserta: i cervi conquistano strade e giardini vicino alle case
4 aprile 2020 - Questa volta, complici le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, sono i cervi a conquistare addirittura in un quartiere periferico di Londra! Le strade tranquille di Harold Hill sono state letteralmente invase da questi splendidi animali.
Solo pochi giorni fa, a Llandudno, nel Galles del nord, le maestose capre selvatiche avevano regalato qualche ora di spettacolo dal vivo agli scozzesi che divertiti vedevano gli animali a loro agio tra strade e giardini. Adesso siamo nella capitale inglese, solitamente caotica, multiculturale e trafficata. I residenti di Harold Hill, un grande quartiere periferico a nord-est di Londra hanno trovato dei vicini di casa molto particolari, ovvero dei cervi dalle imponenti corna che comodamente si sono adagiati tra i giardini e in strada.
Da quando è iniziata l’emergenza episodi come questo, sono sempre più frequenti: gli animali complice il silenzio e l’assenza totale o parziale di automobili, si riappropriano dei loro spazi. Ma la cosa sorprendente qui è i cervi non si vedevano in questa determinata zona da anni. Solitamente vivono in zone boschive sospingendosi in aree montuose e impervie per sfuggire alla pressione demografica e venatoria dell’uomo. Secondo alcuni residenti che hanno postato le foto dei social, questi cervi in realtà potrebbero provenire dal Dagnam Park. Comunque sia, gli inglesi sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Un’incursione che è stata accolta con simpatia.
Avevamo parlato anche dei delfini, della coppia di germani che hanno nidificato a Venezia e di tanti altri animali che sono tornati a respirare quando l’essere umano ha fatto un passo indietro.
Fonte: Twitter
www.greenme.it/
4 aprile 2020 - Questa volta, complici le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, sono i cervi a conquistare addirittura in un quartiere periferico di Londra! Le strade tranquille di Harold Hill sono state letteralmente invase da questi splendidi animali.
Solo pochi giorni fa, a Llandudno, nel Galles del nord, le maestose capre selvatiche avevano regalato qualche ora di spettacolo dal vivo agli scozzesi che divertiti vedevano gli animali a loro agio tra strade e giardini. Adesso siamo nella capitale inglese, solitamente caotica, multiculturale e trafficata. I residenti di Harold Hill, un grande quartiere periferico a nord-est di Londra hanno trovato dei vicini di casa molto particolari, ovvero dei cervi dalle imponenti corna che comodamente si sono adagiati tra i giardini e in strada.
Da quando è iniziata l’emergenza episodi come questo, sono sempre più frequenti: gli animali complice il silenzio e l’assenza totale o parziale di automobili, si riappropriano dei loro spazi. Ma la cosa sorprendente qui è i cervi non si vedevano in questa determinata zona da anni. Solitamente vivono in zone boschive sospingendosi in aree montuose e impervie per sfuggire alla pressione demografica e venatoria dell’uomo. Secondo alcuni residenti che hanno postato le foto dei social, questi cervi in realtà potrebbero provenire dal Dagnam Park. Comunque sia, gli inglesi sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Un’incursione che è stata accolta con simpatia.
Avevamo parlato anche dei delfini, della coppia di germani che hanno nidificato a Venezia e di tanti altri animali che sono tornati a respirare quando l’essere umano ha fatto un passo indietro.
Fonte: Twitter
www.greenme.it/
sabato 4 aprile 2020
Ambiente:da MedFund 1,8 mln per aree marine Tunisia Albania
Sostegno finanziario per efficace gestione prossimi 5 anni
TUNISI, 3 APR 2020 - Il Consiglio di amministrazione di MedFund ha approvato il finanziamento di 1,8 milioni di euro per le aree marine protette in Tunisia e Albania per i prossimi 5 anni. Questo sostegno finanziario, concesso alle organizzazioni della società civile locale e alle agenzie nazionali responsabili delle aree protette, contribuisce al finanziamento sostenibile di un'efficace gestione di queste aree naturali, ha annunciato in un comunicato MedFund, piattaforma di cooperazione mediterranea che attualmente conta 15 membri di cui 6 paesi mediterranei e organizzazioni regionali della società civile. Pertanto, le aree marine protette delle isole Kuriat, Galite, Kneiss, Zembra e Zembretta in Tunisia e l'area marina protetta Karaburun Sazan in Albania beneficeranno del supporto di MedFund fino al 2024 al fine di preservare gli ecosistemi marini e le popolazioni da essi dipendenti.
Il MedFund beneficia del sostegno finanziario del governo del Principato di Monaco, della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, del Global Environment Facility (GEF), del French Facility for Global Environment (FFEM) e dell'Agence française de développement (AFD). Il MedFund è composto, da un lato, da Stati con una politica ambiziosa a favore della creazione di AMP e che hanno esplicitamente espresso il loro sostegno all'iniziativa. Ad oggi, i paesi membri sono Francia, Tunisia, Monaco, Marocco, Albania e Spagna. Ma del MedFund fanno parte anche diverse organizzazioni come la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l'Istituto Oceanografico - Fondazione Principe Alberto I di Monaco, nonché organizzazioni regionali coinvolte nella conservazione degli ecosistemi marini e costieri del Mediterraneo come il Centro di attività regionale per le aree protette speciali - Ambiente delle Nazioni Unite - MAP, Fondo di partenariato per l'ecosistema critico, Rete MedPAN di gestori di MPA mediterranei, Mediterraneo WWF, Mediterraneo IUCN, Agenzia francese per la protezione delle coste Conservatoire du Littoral e l'Iniziativa per le piccole isole del Mediterraneo.
(ANSAmed)
Sostegno finanziario per efficace gestione prossimi 5 anni
TUNISI, 3 APR 2020 - Il Consiglio di amministrazione di MedFund ha approvato il finanziamento di 1,8 milioni di euro per le aree marine protette in Tunisia e Albania per i prossimi 5 anni. Questo sostegno finanziario, concesso alle organizzazioni della società civile locale e alle agenzie nazionali responsabili delle aree protette, contribuisce al finanziamento sostenibile di un'efficace gestione di queste aree naturali, ha annunciato in un comunicato MedFund, piattaforma di cooperazione mediterranea che attualmente conta 15 membri di cui 6 paesi mediterranei e organizzazioni regionali della società civile. Pertanto, le aree marine protette delle isole Kuriat, Galite, Kneiss, Zembra e Zembretta in Tunisia e l'area marina protetta Karaburun Sazan in Albania beneficeranno del supporto di MedFund fino al 2024 al fine di preservare gli ecosistemi marini e le popolazioni da essi dipendenti.
Il MedFund beneficia del sostegno finanziario del governo del Principato di Monaco, della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, del Global Environment Facility (GEF), del French Facility for Global Environment (FFEM) e dell'Agence française de développement (AFD). Il MedFund è composto, da un lato, da Stati con una politica ambiziosa a favore della creazione di AMP e che hanno esplicitamente espresso il loro sostegno all'iniziativa. Ad oggi, i paesi membri sono Francia, Tunisia, Monaco, Marocco, Albania e Spagna. Ma del MedFund fanno parte anche diverse organizzazioni come la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l'Istituto Oceanografico - Fondazione Principe Alberto I di Monaco, nonché organizzazioni regionali coinvolte nella conservazione degli ecosistemi marini e costieri del Mediterraneo come il Centro di attività regionale per le aree protette speciali - Ambiente delle Nazioni Unite - MAP, Fondo di partenariato per l'ecosistema critico, Rete MedPAN di gestori di MPA mediterranei, Mediterraneo WWF, Mediterraneo IUCN, Agenzia francese per la protezione delle coste Conservatoire du Littoral e l'Iniziativa per le piccole isole del Mediterraneo.
(ANSAmed)
giovedì 2 aprile 2020
Gli istrici portano i cuccioli a fare il “bagno di sole” per la vitamina D
28 Ottobre 2019 - Siamo
abituati a pensare all'istrice come a un animale notturno, che di
giorno rimane nascosto nelle gallerie scavate nel terreno e di notte
esce dalla sua tana in cerca di cibo. Una ricerca dell'Università di
Pisa, pubblicata sulla rivista "Scientific Reports", ha per la prima
volta descritto un comportamento peculiare di questo animale, che si
allontana dall'idea che abbiamo del più grande roditore notturno della
fauna italiana.
La ricerca è stata svolta in pieno campo nei boschi della provincia di Pisa e si è basata sul monitoraggio di tane abitate da istrici, previamente marcate e resi riconoscibili individualmente, mediante l'utilizzo di fototrappole.
Le osservazioni condotte hanno evidenziato e confermato la presenza di attività motoria diurna nell’istrice durante tutto l’anno con picchi tra gennaio e giugno. L’attività motoria diurna è stata registrata sia in esemplari adulti sia sub-adulti e cuccioli. Contrariamente, il comportamento di "sunbathing" è strettamente legato alla presenza dei cuccioli che, da soli o con un genitore o un "helper", sostano per lunghi periodi davanti alla propria tana sotto il sole.
Il comportamento di “sunbathing” è stato osservato con regolarità in cinque famiglie di istrici solo nel periodo tra aprile e giugno prevalentemente nelle ore centrali del giorno. Probabilmente questo comportamento è indotto da esigenze metaboliche quali la sintesi di vitamina D oppure la termoregolazione.
"Questo studio contribuisce alla conoscenza della biologia di questo affascinante grande roditore protetto della legislazione italiana ed europea di elevato interesse conservazionistico – commentano Antonio Felicioli e Francesca Coppola – Inoltre si gettano le basi per ulteriori indagini inerenti il ruolo della luce solare nel metabolismo degli animali notturni".
www.ilsecoloxix.it
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