I proprietari si ammalano di coronavirus, il cane rimane solo in casa viene salvato dalla polizia locale
Lilli è una cagnolina Yorkshire di 15 anni che era rimasta da
sola nella sua casa di Poviglio, in provincia di Reggio Emilia. Entrambi
i proprietari, marito e moglie, sono stati ricoverati con urgenza in
ospedale per la positività al Covid- 19, e il figlio della coppia, che
vive in un altro appartamento, essendo in quarantena non avrebbe potuto
prendersi cura di lei. È stato lui a chiamare il Nucleo Tutela e
Benessere Animale della polizia locale - che lavora su un territorio di 8
comuni nella Bassa Reggiana - per chiedere aiuto per Lilli, che da 24
ore era rimasta sola. «Abbiamo cercato di evitare di portarla nel canile
convenzionato di Novellara - spiega il commissario Davide Grazioli -,
lasciando questa opzione come ultima spiaggia per non stressare e
traumatizzare l'animale. E per fortuna dopo qualche telefonata siamo
riusciti a trovare un cugino che vive a Reggio Emilia disposto ad
ospitare Lilli per un po'». È successo il 16 marzo, e la sera stessa la
cagnolina si trovava nell'appartamento del cugino, che conosceva da
diverso tempo.
Le chiavi della casa in cui si trovava Lilli sono
state recuperate grazie al figlio, che ha lanciato il suo mazzo ai
vigili dalla finestra, e quando il nucleo ha aperto la porta Lilli era
in ottime condizioni di salute: «Ci è saltata addosso - continua Davide
Grazioli - e dopo averle dato acqua e cibo abbiamo concluso l'operazione
di salvataggio». Il nucleo in queste settimane di emergenza sanitaria
riceve molte telefonate al giorno per dubbi o problemi sulla gestione
degli animali: «A volte basta una spiegazione telefonica - dice Grazioli
- altre volte interveniamo per risolvere problematiche legate agli
animali domestici, come l'impossibilità di portarli a passeggio. Il
nostro mezzo è sempre attrezzato con crocchette e acqua fresca per i
cani».
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