Glitter: ecco perché non dovrebbero essere mai più usati
 
 9 novembre 2017 - Scintillanti e sgargianti, ma sappiamo davvero cosa si nasconde dietro i glitter che ci capita spesso o a volte di utilizzare? Forse dopo aver letto questo articolo, capiremo perché non è tutto oro…quello che luccica.
Sono negli ombretti, nei rossetti, ma 
anche in tantissimi accessori per capelli e feste, la cosmesi li esalta 
promettendo che dopo averli indossati, non passeremo inosservate. Ciò 
che però non ci dicono le multinazionali è che i glitter, nonostante le 
loro minuscole dimensioni possono avere un impatto devastante non solo sulla salute umana, ma anche sull’ambiente.
Perché? Come tantissimi altri prodotti contengono microplastiche
 che dal nostro viso finiscono poi negli oceani, inquinando in maniera 
incredibile tutto l’ecosistema marino. Tantissimi organismi marini, tra 
cui pesci, tartarughe, uccelli marini, invertebrati, e zooplancton, 
ingeriscono i detriti di plastica.
Le ricerche dimostrano che ci sono di 
frammenti che galleggiano nel mare. Basti pensare che sono state trovate
 microplastiche nel tratto intestinale di un quarto del pesce e di un 
terzo dei frutti di mare venduti nei mercati americani e indonesiani.
Delle microplastiche abbiamo parlato tante volte e di come multinazionali del calibro di Procter & Gamble, Reckitt Benckiser, L’Oreal, Unilever e Johnson & Johnson per il momento, hanno rifiutato l’invito a collaborare alla svolta verso la sostenibilità.
Un recente studio mette
 ora sotto accusa i glitter che quando non servono più, vengono via con 
l'acqua che poi finisce nei mari e nei laghi, diventando un serio 
pericolo. Le microplastiche sono legate tra loro con il polietilene tereftalato
 (PET), una sostanza da tenere sotto controllo, perché secondo gli 
esperti, potrebbe compromettere il sistema endocrino e quindi avere 
degli effetti negativi per lo sviluppo riproduttivo, neurologico e 
immunitario.
Le ricerche dimostrano che le 
microplastiche hanno un impatto significativo sui tassi di riproduzione 
delle ostriche. Ma non finisce qui, perché c’è anche tutta la questione 
legata alla catena alimentare. Gli europei che mangiano molluschi possono consumare fino a 11mila microplastiche all'anno.
Ma quali sono le implicazioni a lungo 
termine dei glitter? I PET attirano e assorbono inquinanti e agenti 
patogeni organici persistenti, aggiungendo un livello supplementare di 
contaminazione. Quando i glitter vengono ingeriti dai molluschi, dalle 
lumache di mare, dai vermi marini e agenti patogeni che sono alla base 
della vita dell’ecosistema, queste piccole pillole avvelenate finiscono 
anche nei nostri piatti.
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E’ da tempo che se ne parla e numerosi 
scienziati stanno facendo pressione sulle multinazionali affinché non 
vengano più usate microplastiche nei glitter e in generale, in cosmetici
 e prodotti sanitari. Importanti passi avanti sono stati fatti in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda, ma per tutto il resto del mondo la situazione è stabile. E l’inquinamento da plastica dei nostri oceani ne è la prova lampante.
Insomma, dobbiamo dire addio per sempre ai glitter? Assolutamente no,
 perché in commercio esistono quelli biodegradabili che non intaccano 
l'ambiente nè la salute umana.
Dominella Trunfio
 


 
 



 
 
 
 