Sea Shepherd rinuncia agli inseguimenti delle baleniere del Giappone
Stop dopo 12 anni di campagne annuali, Tokyo è troppo potente
SYDNEY, 29 AGO 2017 - Il gruppo attivista radicale Sea Shepherd ha deciso di
abbandonare dopo 12 anni la sua annuale campagna di inseguimento e
ostruzione delle baleniere giapponesi che ogni estate australe operano
nei mari antartici, riconoscendo di avere poche possibilità di successo
contro la potenza economica e militare di Tokyo. E accusando i "governi
ostili" di Usa, Australia e Nuova Zelanda di agire "in lega con il
Giappone" contro le sue campagne di protesta. In un comunicato diffuso
oggi, il fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson, dichiara che la sua
organizzazione di volontari non può competere con la tecnologia
satellitare militare giapponese, che può seguire ogni movimento delle
sue navi. Inoltre il Giappone ha approvato leggi antiterrorismo che
sanciscono la presenza delle navi di protesta vicino alle baleniere come
reato di terrorismo. Watson ha accusato in particolare il governo
australiano di dare sostegno alle baleniere giapponesi ostacolando in
ogni modo le attività di Sea Shepherd. "E' tutto per placare il
Giappone. Gli accordi commerciali hanno priorità sugli obblighi
internazionali di conservazione", ha detto, ricordando che le uccisioni
avvengono in un'area designata come santuario delle balene. La caccia
commerciale alle balene è proibita dal 1986, ma il Giappone ha
continuato a ucciderle usando come scappatoia un'esenzione della
Commissione Baleneria Internazionale per la ricerca scientifica. Nel
2014 l'Australia ha citato il Giappone davanti alla Corte Internazionale
di Giustizia, ottenendo un giudizio che condanna i programmi balenieri
del Giappone come violazione del bando alla caccia commerciale, e
respinge l'argomento di Tokyo sui fini "scientifici". Watson sottolinea
tuttavia i successi di 12 anni di azioni contro le baleniere giapponesi,
avendo salvato con le sue azioni di contrasto 6.500 dei grandi cetacei,
mentre la quota annuale di caccia è stata ridotta da 1000 balene per
stagione a 333. E assicura che Sea Shepherd "non abbandonerà mai le
balene", ma formulerà un nuovo piano per contestarne la caccia.
(ANSA)