DDL ecoreati approda in Aula il 19 maggio
Nell'attesa di martedì Legambiente e Libera lanciano appello ai senatori.
18 maggio 2015
Il ddl sugli ecoreati approda in Aula il 19 maggio. In vista
di martedì Legambiente e Libera lanciano un appello ai senatori M5s e
Sel affinché dicano 'no' agli emendamenti in Aula ricordandogli che il
''destino del ddl è nelle loro mani''.
''Il solo modo di approvare in via definitiva il ddl ecoreati è
licenziarlo così com'è, senza cambiare neanche una virgola - osservano
le due associazioni - facciamo appello alla vostra sensibilità sul tema
per fare in modo che tutti gli emendamenti presentati in Aula vengano
bocciati, anche con il vostro voto contrario''. Il disegno di legge sui
reati ambientali è infatti ''ormai ad un passo dal traguardo, eppure da
più parti si sta tentando di affossare questo provvedimento che il Paese
attende da 21 anni con un balletto di voti e di emendamenti sul tema
dell'air gun'', delle ''vere e proprie 'polpette avvelenate'''.
''Ci rivolgiamo direttamente a voi - spiegano nella lettera Legambiente e
Libera - per due ragioni specifiche: il vostro ruolo fondamentale nella
definizione del disegno di legge sugli ecoreati; la vostra forte
attenzione, che condividiamo, al tema dell'air gun e dei suoi gravissimi
impatti ambientali. Le due esigenze, approvare quanto prima i delitti
ambientali e bloccare l'uso dell'air gun con lo strumento del codice
penale, sono entrate, purtroppo, palesemente in conflitto, non per
vostra responsabilità''.
''Quello che vi chiediamo pubblicamente - concludono Legambiente e
Libera - è di annunciare che non voterete in Aula tutti gli emendamenti
presentati a partire da quelli di Forza Italia e Gal''; perché visti i
numeri del Senato ''il destino del disegno di legge e la domanda di
giustizia delle popolazioni delle aree d'Italia ferite dagli sfregi
ambientali è davvero nelle vostre mani''.
Un appello accolto con piacere dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca
Galletti: ''Sono lieto di leggere appello Legambiente e Libera a
parlamentari perché si approvi testo ecoreati senza modifiche. Verso
traguardo storico''.
Fonte: Ansa.it
Europa: minaccia per un uccello su tre
L'allarme arriva dal rapporto State of Nature dell'Unione europea
Dall'allodola alla tortora, un uccello su tre in Europa è a
rischio, in particolare per la pressione dell'agricoltura e per
politiche non sostenibili sull'uso del suolo. L'allarme arriva dal
rapporto State of Nature dell'Unione europea, la cui bozza è stata
visionata in anteprima dal Guardian, dal quale emerge il drammatico
declino di specie aviarie un tempo molto comuni.
Il rapporto, come scrive l'edizione online del quotidiano britannico,
spiega che le popolazioni di tortore hanno subito un tonfo di oltre il
90% dal 1980 e questa specie potrebbe essere presto inserita nella
"lista rossa" della International Union for the Conservation of Nature
(Iucn), quella che elenca le specie a rischio estinzione nel mondo. Si è
quasi dimezzato invece il numero di allodole e di ortolani,
quest'ultimo è un uccello canterino di piccole dimensioni illegalmente
cacciato, cucinato e mangiato per intero in Francia.
Degli 840 habitat naturali esaminati dall'Agenzia europea
dell'Ambiente per il rapporto, il 77% viene indicato in "cattive
condizioni", con un terzo circa che si è deteriorato dal 2006. Appena il
4% ha registrato un miglioramento. La minaccia principale arriverebbe
dall'agricoltura intensiva. Senza contare che i costi derivanti dalla
perdita di biodiversità per l'Europa sono stimati intorno ai 450
miliardi di euro all'anno, il 3% del Pil. Il rapporto, scrive il
Guardian, si basa sui dati compilati da 27 Paesi Ue e riferiti al
periodo 2007-2012. Sarà diffuso dalla Commissione Ue entro la fine di
quest'anno.
Fonte: Ansa.it
Biscotti Gentilini, senza più olio di palma
11 maggio 2015 - Gentilini dice addio all'olio di palma nei biscotti e in altri
prodotti alimentari a proprio marchio. Quello dell'olio di palma nei
prodotti alimentari negli ultimi tempi rappresenta un problema molto
discusso non soltanto da parte dei cittadini e degli ambientalisti. Le
aziende stanno dando inizio a un cambio di rotta. Tra queste,
la Gentilini, che attraverso la propria pagina Facebook ha annunciato il cambio di policy: "Voi
avete parlato e noi vi abbiamo ascoltato. È ufficiale: nei nostri
prodotti NON è più presente l'olio di palma. Condividete questo post per
far sapere a tutti che Gentilini è amica della salute e dell'ambiente!
Tradizione e qualità dal 1890!" – ecco il messaggio comparso negli ultimi giorni sulla pagina Facebook di Gentilini Biscotti.
L'azienda ha precisato che in fase di transizione nei prossimi giorni
i consumatori troveranno ancora nei supermercati prodotti che
contengono olio di palma. Ma alla fine di questo periodo di passaggio i
biscotti Gentilini in vendita nei negozi non conterranno più il tanto
discusso ingrediente, che l'azienda sta sostituendo con olio di girasole
e burro.
Sono ormai note a tutto il mondo le implicazioni della produzione di
olio di palma per l'ambiente e per la salute dei consumatori. La
coltivazione industriale di palme da olio è causa di deforestazione,
porta alla scomparsa delle foreste primarie in Indonesia e Malesia e
quindi degli habitat naturali di oranghi e altri animali in via di
estinzione.
Anche il Consiglio Superiore della Sanità del Belgio aveva sconsigliato il consumo di olio di palma, indicandolo come dannoso deleterio alla salute. Secondo uno studio scientifico infatti, il consumo di prodotti contenenti olio di palma potrebbe essere legato al diabete.
http://www.salvaleforeste.it/